San Giovanni Battista

dipinto, ca 1370 - ca 1380

Personaggi: San Giovanni Battista. Attributi: (San Giovanni) croce con cartiglio. Decorazioni

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Diametro: 115
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Del Biondo (notizie Dal 1356/ 1398)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bicci Di Lorenzo
    Giovanni Da Milano, Scuola
    Orcagna Andrea, Scuola
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tondo fa parte di una serie di "Santi" provenienti dalle volte del loggiato sopraelevato, dove si vedono ancora i resti dello strappo (cfr. schede 09/00283416-09/00283426) avvenuto nel 1957. Genericamente riferiti a scuola dell'Orcagna nel catalogo della 'Mostra di affreschi staccati' (1957) a nel catalogo del museo dell'Opera di S. Croce (1983), sembrano invece collegabili a un maestro che fu anche stretto collaboratore di Jacopo di Cione in S. Maria Novella, Giovanni del Biondo, operoso per la chiesa di S. Croce nel 1379, quando realizzo' il polittico della cappella Rinuccini, ed al quale e' stato attribuito l'affresco staccato raffigurante la "Prima venuta a Firenze dei frati francescani" del museo dell'Opera di S. Croce (cfr. schede 09/00161213), proveniente anch'esso dal loggiato sopraelevato del primo chiostro e facente parte quasi sicuramente dello stesso ciclo decorativo che comprendeva i tondi. Il confronto tra i Santi dei tondi di S. Croce con opere sicure del pittore rivela nei primi la presenza di tratti caratteristici della pittura di Giovanni del Biondo: l'accentuata frontalita' delle figure, il modo di realizzare le lunghe barbe bianche, gli occhi tondi e ravvicinati, il modo di panneggiare le vesti e gli stessi tratti somatici che presentano le figure sono sicuramente collegabili a questo pitture. Il Sant'Antonio abate (cfr. scheda 09/00161223), ad esempio, si rivela assai simile all'analogo Santo del trittico degli Innocenti, sia nel trattamento della barba sia nel modo di realizzare le vesti, il cui manto cade pesantemente sulle spalle, mentre il volto del Santo degli Innocenti ricorda il volto del San Domenico e del Sant'Ilario di Gaza di S. Croce (cfr schede 09/00161222 e 09/00161221). Il San Nicola degli Innocenti, poi, e' strettamente confrontabile con il Sant'Agostino (cfr. scheda 09/00161227), mentre il San Barnaba (cfr. scheda 09/00161221) ricorda chiaramente il San Pietro del polittico della cappella Rinuccini di cui ripropone il medesimo tipo iconografico. Cronologicamente gli affreschi sembrano collegabili nella seconda meta' dell'ottavo decennio, cioe' dopo il trittico degli Innocenti, databile al 1372, ed assai vicino al polittico della cappella Rinuccini, datato 1379
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/ecclesiastica
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161233
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - PENI / TE(N)T(I)A(M) / AGITE / (ET) AP(PRO)PI / (N)QUABIT / REGNU/M:CELORU(M) - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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