Madonna con Bambino tra San Niccolò di Bari e San Girolamo
dipinto,
Witte Pieter De Detto Pietro Candido (attribuito)
1548 ca./ 1628
Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Niccolò di Bari; San Girolamo. Attributi: (Gesù) globo crociato. Attributi: (Girolamo) leone; libro. Abbigliamento religioso
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Witte Pieter De Detto Pietro Candido (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La data 1585, attualmente non più visibile, fu letta dallo Steinbart nel 1937, mentre in una memoria del 1720 viene trascritto un documento del 25 marzo 1586 ( trascrizione pubblicata dalla Sebregondi Fiorentini ) secondo il quale Antonio di Benedetto Marochi, confratello della Compagnia del Ceppo, commissionò a "Piero di Pier Candido pittor fiammingo che allora si trovava in Firenze insieme con esso, che facesse la pittura a fresco ch'è sopra la porta dell'oratorio della Madonna e vi dipinse la medesima in mezzo a San Niccolò ed a San Girolamo, la qual pittura costò al medesimo Marochi scudi 17". Questa notizia suscita qualche perplessità circa l'anno di esecuzione dell'affresco perchè, mentre sembra che la data scritta sull'affresco fosse 1585, il documento succitato sembra, invece, far ritenere che il 25 marzo del 1586 il dipinto sia stato commissionato e quindi realizzato nel corso di quest'ultimo anno. Si può però interpretare il documento non come l'atto di allogagione ma come quello del pagamento del dipinto, che, quindi, potrebbe essere stato compiuto nel corso del 1585 ed entro i primi tre mesi dell'anno successivo, circostanza che giustificherebbe la lettura della data ( 1585 ) effettuata dallo Steinbart. L'affresco costituisce, comunque, una delle ultime opere realizzate a Firenze da Pietro Candido, che in quello stesso 1586 si trasferì a Monaco di Baviera. La lunetta è citata per la prima volta dal Cinelli che confonde, però, San Girolamo, con San Francesco d'Assisi, e lo Steinbart ha segnalato invece come l'opera potesse essere stata commissionata al pittore fiammingo grazie all'intervento del Giambologna, tradizionalmente ritenuto l'architetto dell'Oratorio. In questo lavoro il pittore fonde felicemente accenti di gusto fortemente nordico con caratteri marcatamente sarteschi, e la composizione appare prossima ad opere di Pietro quali la "Sacra Famiglia" della chiesa dei Cappuccini a Monaco
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900160239
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1989
2006
- ISCRIZIONI libro, in basso a destra - 15 85 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0