ritratto di Giovanni dalle Bande Nere
cammeo,
1540 - 1560
Montatura in filo d'oro con due maglie circolari saldate alle estremità verticali
- OGGETTO cammeo
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MATERIA E TECNICA
agata/ incisione
ORO
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cammeo è stato rintracciato fino all'inventario redatto da Sebastiano Bianchi prima del 1736, dove il personaggio raffigurato è detto "Uno dei figli di Cosimo I, con panneggiamento lavorato all'antica" (BdU, ms. 83, tav. XXVI, n. 26). Nel 1796 la pietra fu inclusa da Tommaso Puccini nella vasta campagna di riproduzione, mediante matrici in vetro, dei pezzi più preziosi della raccolta granducale, per uno scambio di impronte con il Cabinet des Antiques di Parigi. Nonostante l'elogio del cammeo fatto dallo stesso Puccini nella "Descrizione delle gemme pietre e paste più cospicue che in opera di Rilievo e di Cavo antica e moderna si conservano nella Dattilioteca della R. Galleria di Firenze" da lui compilata nel 1799 (BdU, ms. 47), l'antiquario granducale tralasciò ogni indicazione sulla identità dell'effigiato, i cui lineamenti mostrano delle interessanti analogie con quelli di Giovanni dalle Bande Nere, padre di Cosimo I, ritratto da Enea Vico in una incisione del 1550 (K. LANGEDIJK, "The Portraits of the Medici, 15th-18th Centuries", 3 voll., Firenze 1981-1987, II, 1983, pp. 1032-1033, n. 56.14), derivante da una medaglia dello scultore Danese Cattaneo. Di un cammeo in agata,"pulcherrimo exscalptum", con il profilo di Giovanni Dalle Bande Nere tra i cimeli del tesoro mediceo, parla molto dettagliatamente l'erudito Anton Francesco Gori nella sua "Storia Glittografica" del 1767 (p. CXLIII), in cui attribuisce l'opera, da riconoscere presumibilmente nell'esemplare qui analizzato, all'incisore di gemme e medaglista Domenico di Polo, al servizio di Cosimo fin dal 1537. Non è comunque da escludere una realizzazione del pezzo al di fuori dell'ambiente fiorentino, visto che i documenti ci informano di diverse commissioni affidate da Cosimo ad artisti operanti in altri centri italiani per alcuni ritratti di piccole dimensioni del padre, tra i quali uno in lamina d'oro lavorata a rilievo e riportata sopra un fondo di cristallo nero (M. MCCRORY," Immutable Images: Glyptic Portraits at the Medici Court in Sixteenth-century Florence", in "The Image of the Individual. Portraits in the Renaissance", a cura di N. Mann e L. Syson, London 1998, p. 42 e p. 200 nota 13)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900157839
- NUMERO D'INVENTARIO Gemme 85
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0