Inganno. natura morta
disegno,
1786 - 1786
Della Santa Caterina (notizie Seconda Metà Sec. Xviii)
notizie seconda metà sec. XVIII
"Inganno" con alcune pagine di un libro ed il frontespizio, accostati ad u na moneta romana, tipo bronzo, ed un finto cammeo antico. Vi sono anche du e foglietti con precetti morali e una stampa di paesaggio. Gli oggetti son o poggiati su una tavola di legno
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ pittura a tempera/ inchiostro/ pastiglia
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ATTRIBUZIONI
Della Santa Caterina (notizie Seconda Metà Sec. Xviii)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L' 'Inganno' (o 'trompe l'oeil') del 1786 (firmato e datato), composto di alcune pagine strappate di un raro "Breviario Istorico" (edito a Livorno n el 1766 presso il tipografo Marco Coltellini), di una stampa smarginata, d i una moneta romana e di un cammeo (eseguiti in pastiglia), accostati su un finto piano di legno alla maniera dei 'cabinets" francesi, è opera di Ca terina della Santa, una curiosa pittrice miniaturista di origine fiorentin a, solo di recente scoperta, che lavorò attivamente nell'ultimo scorcio del Settecento a Firenze per la Galleria del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana. Il padre, Giuseppe Della Santa, scrittore ufficiale di varie Librerie, fu, secondo il Poligrafo Gargani (B.N.C.F.) nel 1776 il compilatore deg li undici volumi della Miscellanea Medicea presso l'Archivio di Stato. Il fratello Pietro Leopoldo (n. nel 1772) fu anch'esso un valente miniaturista nel genere di Caterina. Sono ancora oggi conservati presso le Gallerie f iorentine otto 'Inganni' eseguiti per il Granduca dei due fratelli nel per iodo 1788-'91, molto simili al nostro sia nella tecnica esecutiva che nell a scelta degli oggetti (Inv. 1890, nn. 5434-5441), che furono esposti alla Mostra "Curiosità di una Reggia - Vicende della Guardaroba di Palazzo Pit ti" (S. Pinto, in "Catalogo Mostra", Firenze, 1979, n. 50, pp. 134-135). Il nostro esemplare, firmato e datato "Caterina Della Santa fece 1786." sul argine inferiore della stampa (da Giulio Parigi?) (imitata al centro, che sarà poi riutilizzata dal fratello Pietro nel quadretto del 1788, Inv. 1890, n. 5435), costituisce uno dei più antichi tocchi a penna di questa pittrice che in uno dei suoi quadretti afferma con grafia nitida e infantile di volerne "... fare di consimili l'uno sempre diverso dall'altro in qualunque monastero, o luogo simile ove abbia una libera stanza e chiave sicura" (cfr. S. Pinto, in "Catalogo Mostra", Firenze, 1974, p. 134) secondo il precetto illuminista di "ricrearsi studiando". Si possono avvicinare a questa composizione di Caterina i due 'tromple-l'oeil" del Victoria and Albert Museum di Londra e della National Gallery di Irlanda (cfr. M. L. d'Otrange Mastai, "Illusion in Art Trompe l'Oeil. A History of Pictorial Illusionism", New York, 1975, pp. 242-243, tavv. 272, 275)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155688
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
- ISCRIZIONI sul recto - sotto la stampa di paesaggio: "CATERINA DELLA SANTA FECE 1786." - Della Santa Caterina - a penna - italiano aulico
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0