Sacra Famiglia con angeli
dipinto
post 1600 - ante 1610
Mariani Camillo (1565/ 1611)
1565/ 1611
Sacra famiglia con due angeli adoranti, in un paesaggio
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
ardesia/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 55 cm
Larghezza: 53 cm
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ATTRIBUZIONI
Mariani Camillo (1565/ 1611)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dalla collezione Ottoboni di Roma dalla quale è stato venduto all'asta nel 1941. Nel catalogo veniva registrato come opera di "Ignoto (sec. XVII)". E' stato in seguito assegnato dal Boschetto, su indicazione di Roberto Longhi, a Pasquale Ottino. Il Middeldorf, sulla base di una iscrizione secentesca sul retro ("Di mano di Camillo Vicentino"), ha recentemente attribuito il dipinto allo scultore Camillo Mariani, avvicinandogli pure una 'Maddalena assunta in cielo' della Gelleria Palatina di Firenze. Questa risulta però documentata al fiorentino Valerio Marucelli (Chiarini, 1976). L'antico riferimento di questa 'Sacra famiglia' al Mariani, credibile anche per precisi confronti stilistici con le sue sculture, permette di ricostituire la sua inedita attività pittorica, ricordata dalle fonti (G. Baglione, "Le vite de' Pittori, Scultori et Architetti", Roma, 1642, p. 114). Che egli fosse anche pittore si potevainoltre dedurlo dalla notizia, riportata da tutti i biografi, secondo la quale il Saraceni era stato suo allievo a Roma. Ma la sua produzione in questo campo fu certo secondaria e forse limitata a "quadri di pittura persuo gusto" (Baglione, op. cit., p. 114). Mentre, al contrario, sono pubbliche e destinate ai grandi committenti romani le sue opere di scultura, in marmo e in stucco, e di architettura (G. Fiocco, "Camillo Mariani", in "Le Arti", III, 1940/41, 2, pp. 74-86). E con queste il dipinto della collezione Longhi è in stretto rapporto, come ha dimostrato il Middeldorf. Gli angeli e il San Giuseppe ripetono, con un'accentuazione plastica tipica in uno scultore, le tipologie e la struttura allungata dei Santi di San Bernardo alle Terme (1600). Ricordi giovanili del Vittoria si trovano ancora nella testa del vecchio ma, nell'insieme, il carattere decisamente romano del dipinto rivela nuove impressioni culturali ispirate alla contemporanea produzione degli Zuccari. Con Federico, allo scadere del secolo (1598-99), il vicentino aveva infatti collaborato, eseguendo gli stucchi della volta, nella cappella degli Angeli del Gesù (V. Martinelli, "Flaminio Vacca scultore e antiquario romano", in "Studi Romani", II, 1954, p. 161, Idem, "Le prime sculture di Camillo Mariani a Roma", in "Venezia e l'Europa", Atti del XVIII Congresso Internazionale, Venezia, 1955, p. 209) e di quegli affreschi con l''Incoronazione di Maria' ritornano qui, del tutto affini, le ondulate figure angeliche. Il recupero, che è di per se importante per l'ulteriore testimonianza della versatilità artistica del vicentino, consente inoltre di dare nuova luce all'attività giovanile del Saraceni, sospesa finora sull'"insondato rapporto col Mariani" (A. Ottani Gavina, "Per il primo tempo del Saraceni", in "Arte Veneta", XXI, 1967, p.218). Giunto a Roma nel '98, nell'attivissima bottega del Mariani il pittore veneziano fu introdotto alla cultura manierista di timbro più internazionale che il maestro stesso aveva dedotto dal Cavalier d'Arpino. Ma nella 'Sacra famiglia', che è oggi per noi l'unico testo pittorico di Camillo, compaiono altre indicazioni messe a frutto dal giovane Saraceni fin dalle primissime opere. Da questo Bambino sembrano infatti derivare gli amorini degli idillii di 'Venere e Marte' (Minneapolis, collezione privata e San Paolo, Museu de Arte) così come la sciolta vena narrativa della rappresentazione si ritroverà nel 'Riposo' di Frascati del 1606. Tuttavia, aperto già agli influssi classicistici di Annibale e presto attratto dalle atmosferiche ambientazioni dello Elsheimer, egli sostituì alle monumentali figure Mariani le "figurine sguscianti" (A. Ottani Cavina, op.cit., p. 218) che popolano le sue fiabe mitologiche
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155620
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
- ISCRIZIONI sulla cornice, nell'angolo inferiore destro - su cartellino, in grafia antica: "8" - corsivo - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0