Disegni da maestri antichi
taccuino di disegni,
ca 1846 - ca 1846
Bezzuoli Giuseppe (1784/ 1855)
1784/ 1855
Album di n. 67 fogli con intercalari di carta velina. Le figure, sono a piena pagina e sul recto di ogni foglio, salvo alcuni casi in cui il disegno occupa lo spazio di due pagine. Alcuni fogli, di piccole dimensioni, sono applicati su di un supporto più grande. La legatura, dell'epoca, è in mezza pergamena a cartone. Alcuni fogli sono completamente in bianco (n. 58,63,66)
- OGGETTO taccuino di disegni
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ matita nera
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ATTRIBUZIONI
Bezzuoli Giuseppe (1784/ 1855)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scritta autografa nell'interno della copertina, permette di datare il taccuino ad una data posteriore al 1846, giacché risulta che proprio in quell'anno gli uffici della dogana vennero istallati nel Casino Mediceo. Del resto lo stile dei disegni appartiene ad una fase matura del Bezzuoli, nella quale il pittore svolge pienamente un discorso stilistico fatto di morbidi chiaroscuri e di trapassi cromatici delicati che inteneriscono l'impianto disegnativo delle sue opere. Gli interessi del Bezzuoli verso l'antico sono molto significativi: scarse tracce di interesse verso i primitivi, poco rappresentati in questo taccuino, al quale si accompagna una significativa frequentazione della pittura di Fra Bartolomeo e di Andrea del Sarto (n. 1,4,5,6,7,49) unita ad interesse profondo per il seicento bolognese e fiorentino. In questo ambito appaiono particolarmente interessanti i disegni degli affreschi del Casino Mediceo, da Bezzuoli creduti del Volterrano (n. 16,38,48), che vengono studiati sia sul piano documentario (composizione, stemmi, costumi) sia sul piano stilistico (figure isolate disegnate con particolare morbidezza). Da sottolineare che l'antichità classica interessa poco al pittore e che il suo stile pittorico lo porta a travisare completamente i modelli quattrocenteschi che studia così le opere del Masaccio (n. 10, 15), Ghirlandaio (n. 3, 8), Luca della Robbia (n. 20, 22), Benedetto da Rovezzano (n. 32,33), Andrea del Verrocchio (n- 34, 35) e di altri artisti, vengono studiate su un piano puramente documentario ovvero, quando il Bezzuoli è attento allo stile delle opere osservate, questo viene reso in una interpretazione particolarmente tenera e sfumata che poco ha a che vedere con gli originali. Il taccuino, provenendo dalla collezione degli eredi principali dell'artista (presso la quale è stato acquistato assieme ad altri sei taccuini) è sempre stato posseduto dalla famiglia del Bezzuoli
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155462
- NUMERO D'INVENTARIO Giorn. 2346/1-67
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
- ISCRIZIONI sulla costola - BEZZUOLI- Ricordi da opere d'artisti antichi - Bezzuoli Giuseppe - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0