Altare di forma architettonica. Due gradini sottostanno alla mensa, in marmo giallo sagomata e profilata, e sostenuta da quattro piccole colonne tornite, in marmo bianco, chiuse superiormente e inferiormente da due zoccoli in marmo ugualmente bianco con gli specchi anteriori in marmo nero. Lo specchio interno, sotto la mensa, è a marmi policromi che formano motivi geometrici. Lateralmete l'altare presenta due colonne in marmo giallo con capitelli di tipo ionico movimentati da vari elementi decorativi. Le colone poggiano su un basamento sagomato che ha applicato sullo specchio anteriore lo stemma scolpito dei Piccolomini. Ai lati delle colonne, in posizione arretrata, sono due lesene con basamento in marmo nero e capitello con aquila scolpita. Lo zoccolo tra il basamento e la lesena è in marmo con tarsia graffita raffigurante la mitria. In posizione più arretrata è una piccola lesena in scorcio, sul cui zoccolo è graffita una mezzaluna. Sulle lesene e sulle colonne è la fascia dell'architrave decorata a dentelli. Ugualmete decorata a dentelli, scanditi da rosoncini, è il timpano, nel cui triangolo interno è la lapide dedicatoria dell'altare alla cui sommità è scolpita la mitria. Nella parte bassa degli spioventi del timpano, su due piccoli basamenti, sono due mezzelune. ...

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Del Turco Flaminio (1560-1565/ 1634): architetto
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In data 2 aprile 1625 (F-3) iniziano i pagamenti da parte di Mons. Fabio Piccolomini a Flaminio Del Turco, evidentementemente incaricato di costruire l'altare dedicato a S. Cerbone. I pagamenti si susseguono (F-2) fino all'8 settembre 1626 effettuati sia al Del Turco, sia ad un certo maestro Antonio di Silvestro muratore dell'Opera. In data 4 marzo 1627 (T-4), nel documento in cui Ippolito Borghesi vescovo di Montalcino richiede all'OPera l'erezione di un proprio altare nella chiesa (v. scheda), è precistao che il nuovo altare dovrà ripetere la tipologia e l'ornato di quello già costruito di fronte, cioè appunto quello Piccolomini. Sull base di tale documentazione si può attribuire l'invenzione e l'esecuzione scultorea dell'altare a Flaminio Del Turco fissando con buona approssimazione la cronologia dell'opera tra il 1625 ed il 1627/27
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900151371
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla lapide al centro del timpano - DEO DEIPARAE VIRGINI / ET SANCTO CERBONIO / FABIUS PICCOLOMIN(EUS) EPISCOPUS MASSAE ET POPUL(ONI)AE - latino
  • STEMMI basi delle colonne - papale - Stemma - Famiglia Piccolomini - Scudo sormontato dalla mitria e decorato in basso da un mascherone. Blasonatura: alla croce caricata di 5 crescenti e all'aquila coronata posta in capo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Del Turco Flaminio (1560-1565/ 1634)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'