candelabro, serie - bottega senese (sec. XIX)
Base triangolare in legno dipinto in nero. Su di essa poggiano i tre piedi leonini dorati dei candelabri che sono movimentati da due volute di foglie d'acanto apposte in alto. Al centro dello spazio, lasciato vuoto dai tre piedi, è una specie di vaso sostenuto da un'infiorescenza di foglie d'acanto. I tre piedi leonini delimitano uno specchio, di forma vagamente triangolare, per ogni lato del candelabro. Al centro di ognuno è un medaglione con cornice aggettante a più profilature, la prima decorata a piccole foglie, la seconda concava è liscia, la terza decorata a piccoli stragali. Allo interno dei tre medaglioni sono tre figurazioni diverse, che si compenetrano l'un l'altro attestando la data degli oggetti, con quali fondi fu possibile farli e la loro destinazione insieme alla dedicazione alla Vergine. Intorno ad ogni medaglione sono vari motivi decorativi sempre ripetuti: due palmette geometriche nella parte superiore e inferiore e due tralci di fiori e foglie nelle parti laterali. Da tale sezione parte il fusto vero e proprio dei candelabri. Vagamente sagomato, intervalla a parti lisce parti cesellate a foglie, parti quest'ultime aggettanti. Il nodo termina con un'alta cornice decorata, nelle parti estreme, a festoni di frutta e , nella parte centrale, a tre profilature lisce
- OGGETTO candelabro
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MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Senese
- LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I moduli stilistico-decorativi dei due candelabri ben si accordano con la data 1828 iscritta su uno dei medaglioni della base. Tale data inoltre concorda quasi perfettamente con la cronologia proposta per l'intervento, documentato, di Agostino Fantastici (Montalcino 1782 - Siena 1845) nella Collegiata (v. schede). Pur mancando notizie o dati documentari sicuri per attribuire la invenzione dei due candelabri all'architetto toscano, dal confronto degli oggetti lignei disegnati dal Fantastici per la chiesa di Provezano, e specialmente le otto panche dalle zampe di chimera (v. scheda), si riscontrano chiare affinità stilistiche con i due candelabri, nei quali si può riscontrare, oltre ad un'eccezionale fattura di cesello, un misurato disegno d'insieme movimentato, però, nella parte inferiore, da elementi decorativi esuberanti, che rompono la linearità e la rigidezza della struttura, carattere già riscontrato nella decorazione lignea della Chiesa sicuramente riferibile al Fantasici
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900151360
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- ISCRIZIONI all'interno dei medaglioni, posti al centro di ogni lato della prima sezione - Maria Mater Iesu / Aere Pio / Opera 1828 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0