Gloria di Federico IV di Danimarca/ figure allegoriche e mitologiche

decorazione plastico-pittorica, 1735 - ca 1745

Il salone, quarta stanza decorata di palazzo Ceuli, presenta, tutt'intorno alla volta rettangolare, al di sopra di una fascia prospettica, complesse raffigurazioni che alludono alla storia di Federico IV re di Danimarca. L'affresco, sul lato lungo della stanza, raffigura il giovane principe Cristiano di Oldenburg mentre riceve la corona di Danimarca e di Norvegia dalle mani del duca Adolfo di Schleswing Olstein, nel 1446, all'inizio cioè del regno dei paesi uniti dagli antenati del re Federico IV. Di fronte a questa scena sulla parete del soffitto si trova dipinto un gruppo di soldati che rendono gli onori al re. Vi sono anche figure allegoriche, come i nudi alati rappresentanti la Gloria ed accanto le figure mitologiche di venere e Adone. Dall'altra estremità del soffitto sono raffigurate le "Quattro parti del Mondo" che partecipano alle onoranze del re con i loro animali simbolici. L'Africa è rappresentata da un negra, l'America da una figura conle piume. Altri animali sonoil leone africano, il coccodrillo e l'elefante. Accanto a loro c'è l'Europa incoronata assieme alla figlia, l'Asia. L'ultimo gruppo è rappresentato da Nettuno. Un altro gruppo con a capo Anfitrite è oggi scomparso per i danni causati al soffitto. Nel centro del soffitto Cupido gioca con un cigno. Segue in OSS

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • ATTRIBUZIONI Ferretti Giovan Domenico (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ceuli
  • INDIRIZZO via S. Martino n. 108, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è stato studiato dal Maser (Rassegna, 1966, n. 4, pp. 41-42), al cui articolo si rimanda per ulteriori precisazioni. La saletta dei Federico IV re di Danimarca ha una movente decorativo e celebrativo ed infatti ricorda la visita fatta in Toscana ed a Pisa nel 1709 dal re danese che per alcuni giorni dimorò in palazzo Ceuli. L'affresco fu commissionato al ferretti dal padrone di casa, Federico ceuli, che suggerì al pittore l'idea del tema (v. Memorie del Ceuli, brano pubblicato nell'art. del Roncioni, Rassegna, anno II, n. 4 pp. 35-37). Dalle Memorie del ceuli traspare un non celato senso di orgoglio e di grandezza nel voler quasi emulare Giangastone nel far venire a dipingere nella propria casa il Ferretti, pittore di sua altezza reale "al fine di prolungare ai posteri la gloriosa memoria di essere stato alloggiato in questa casa Primogeniale Federico Quarto re di Danimarca e Norvegia". tale decorazione non è certo databile al 1709, dato che il Ferretti a quell'epoca ha 17 anni e si trova a Bologna per studiare e lavorare. L'affresco dovrebbe in realtà datarsi al 1735-1745, anni in cui l'artista fiorentino lavora anche in altri palazzi pisani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900143487
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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