crocifissione
Nella piccola tavoletta in avorio, di forma rettangolare è scolpita la Crocifissione; il Cristo, le cui magre membra sono rese con notevole stilizzazione, ha il volto reclinato sulla spalla destra ed indossa ai fianchi un lungo perizoma panneggiato fin sopra le gambe incrociate e piegatela un lato con netta angolatura; a sinistra compare la Madonna sorretta da una delle due Sante Donne visibili dietro di lei, mentre dall'altro lato è raffigurato San Giovanni piangente e due ebrei uno dei quali sta indicando il Cristo; sullo sfondo la Croce ed in alto tre archetti acuti con le cuspidi ornate da un decoro vegetale. La tavoletta è racchiusa in una incastonatura a tempietto, in rame dorato: ai lati due colonne ioniche sostengono un'architrave con il timpano triangolare, sormontato da volute e racemi, ornato da due pietre verdi ed una rossa al centro sulla quale è lumeggiata in oro una Madonna col Bambino entro una mandorla raggiata; anche nel basamento sono incastonate due pietre rosse ed una azzurra centrale; sul retro è applicato un manico a voluta
- OGGETTO pace
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MATERIA E TECNICA
avorio, intaglio
PIETRA
rame/ doratura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La piccola Crocifissione in avorio costituisce un interessante esempio di scultura gotica: è caratterizzata da un'intensa drammaticità che si evidenzia nelle pose dolenti delle figure principali rese con un susseguirsi di linee spezzate, e mostra notevole affinità sia a livello stilistico che iconografico con una serie di dittici francesi in avorio della II metà del XIV secolo (vedi R. Koechlin, 'Les ivoires gothiques français', Paris 1924, pp. 220-224, n. 608 e n. 570). In particolare si può confrontare il nostro avorio con la valva destra di un dittico conservato al Museo Cristiano di Brescia (cfr. 'Avori gotici francesi', Catalogo a cura di L. Vitali, Museo Poldi Pezzoli di Milano 1976, n. 36) dove la scena della Crocifissione è resa in maniera quasi identica, se si eccettua la posa lievemente diversificata dei personaggi di destra, la forma più esile del Cristo ed una maggiore morbidezza ed eleganza di modellato. L'elegante e pregevole incastonatura vi fu aggiunta nel XVI secolo ed è probabile che in origine l'avorio facesse parte di un dittico (vedi i due fori nel bordo a sinistra) la cui valva sinistra raffigurava forse la morte della Vergine o la Madonna col Bambino come nella maggior parte degli esemplari affini conservati
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900132105
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0