Cristo portacroce con la Vergine, la Veronica e armigeri

dipinto, post 1490 - ante 1510

Dipinto a olio su tela raffigurante il Cristo portacroce a mezzo busto, insieme alla Vergine, alla Veronica e a dei soldati. La cornice del dipinto è in legno dorato con rametti ondulati dipinti in rosso

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa tela è conservata da molti anni in un magazzino del museo del Bargello, ma un tempo era esposta con altri dipinti della collezione Carrand nella sala del Podestà: inventariata da SOLENNE (1888) che la giudica “probabilmente copia di un dipinto del sec.XVI” con cornice moderna, è ritenuta un originale cinquecentesco da FERRI (1889); del tutto diverso il parere di SUPINO (1898) per il quale il dipinto è del sec.XV e di scuola milanese (propone ipoteticamente quella di Andrea Solario, 1473/74-1520). La CRUTTWELL (1908), con un punto interrogativo, lo avvicina al Bonsignori (Francesco Bonsignori, nato a Verona nel 1445 e morto nel 1519 a Caldiero di Verona, fu probabilmente allievo del mantegnesco Francesco Benaglio, c.1432-c.1492; si avvicina poi a Giovanni Bellini, seguendo successivamente lo stile del Mantegna e di Liberale da Verona, ed infine spunti di Lorenzo Costa. Tra le sue opere, alcune Madonne col Bambino nelle chiese veronesi di San Paolo in Campo Marzio e di San Bernardino ed alla National Gallery di Londra, dove si trova anche un suo Ritratto datato 1487). Nelle schede dattiloscritte della collezione Carrand, anonime, ma basate sul catalogo di SUPINO e riviste nel primo dopoguerra da Filippo ROSSI (com.or.del caposervizio al Bargello, Moscatelli), il nostro dipinto è attribuito alla “scuola del Mantegna” (1431-1506); a Francesco Bonsignori lo assegnano definitivamente ROSSI (1938) e BERENSON (1932, 1936 e 1963 c.), seguiti da Franco MORO in un articolo su “Paragone” di cui purtroppo mancano dati più precisi, mentre più genericamente la didascalia sulla foto Brogi si mantiene sulla “scuola veronese del XV secolo”. Data la sua collocazione in un magazzino, il dipinto è sfuggito ad indagini che non prendessero in esame l’insieme della collezione Carrand, ma si è anche mantenuto in buone condizioni; di qualità tecnica e compositiva non elevata, mostra suggestioni venete e di altre scuole molto evidenti che vanno dall’impostazione generale a singole soluzioni stilistiche: così la figura del Cristo, meno che la posizione della testa, può ricordare quella di un dipinto del Solario ripreso dal parmense Gian Francesco Maineri (vicino ad Ercole de’ Roberti ed attivo dal 1489 al 1504; il suo Cristo portacroce è alla Galleria Estense di Modena ed un altro, sempre del Solario, agli Uffizi di Firenze); ma più evidenti sono i richiami alla pittura veneta, in particolare mantegnesca: Bartolomeo Montagna (c.1450-1523) è molto presente specie nelle mani del Cristo, identiche a quelle della Madonna nella Sacra Famiglia della Galleria di Strasburgo, eseguita poco prima della pala di Brera (commissionata nel 1494 e finita nel 1499), e del Santo nel pannello superiore destro della pala per la chiesa dei SS.Celso e Nazario a Verona (dopo il 1506), fino a ricordi dello stesso Andrea Mantegna nell’atteggiamento di compianto della Vergine, ispirata da vicino alla stessa figura del mantegnesco Polittico di San Luca (opera giovanile, Milano, Pinacoteca di Brera) ed al Giovanni nella Crocefissione del Louvre, che il Mantegna dipinse nel 1459. Al contrario, lo stile del Bonsignori non sembra essere richiamato non dalla comune appartenenza alla scuola veneta; ed è ad un ignoto pittore di questo ambiente che possiamo assegnare il nostro dipinto, databile tra gli ultimi anni del sec.XV e l’inizio del Cinquecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900130777
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 2031
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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