Grande Dittico. Madonna con Bambino in trono e santi, crocifissione di Cristo, profeti, angeli
dittico portatile,
ca 1386 - ca 1390
Valve cuspidate con struttura architettonica interna a semipilastri, cuspidi, archetti rampanti, archi a tutto sesto, ghiere, rosoni
- OGGETTO dittico portatile
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera grassa
VETRO
- AMBITO CULTURALE Ambito Franco-fiammingo
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Scuola Borgognona
Scuola Avignonese
Michelino Da Besozzo
Scuola Valenciana
Scuola Parigina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il "Grande Dittico" della collezione Carrand è così chiamato per distinguerlo da uno di più piccole dimensioni nella stessa collezione. Le caratteristiche decorative, la mirabile tecnica esecutiva sia della parte lignea che di quella pittorica, fanno di questa opera d'arte preziosissima uno dei "Gesamtkunstwerk", ossia degli oggetti d'arte più significativi del gotico internazionale. Ha avuto diverse attribuzioni a cominciare dal Supino che lo riferisce ad ambito borgognone della seconda metà del Trecento. La critica successiva si orienta verso l'attribuzione ad un ambito francese con influssi fiamminghi, ma non manca una proposta per attribuirlo all'attività matura di Michelino da Besozzo (Samek Ludovici-Baroni) e neppure quella di considerarlo opera di ambito valenciano e infine renano-tedesco. Recentemente lo Chatelet (1987) ha avanzato l'ipotesi che il manufatto, sia stato eseguito in quell'ambiente franco-fiammingo della fine del '300 stilisticamente connotato dal raffinato atelier dei miniatori al servizio del duca di Berry. Secondo lo studioso, a buon diritto, il dittico sarebbe infatti un simbolico pegno nuziale, incentrato sui temi cristologici e mariani attinenti la redenzione, realizzato nel 1386 in occasione delle nozze tra Giovanni di Montpensier, figlio del conte di Berry, e la cugina Caterina, figlia di Carlo V di Valois. I due personaggi sarebbero rappresentati ai piedi della Madonna con il Bambino. Se così fosse, il dittico, riferito ad una specifica realtà storica, diverrebbe uno dei capisaldi della cultura figurativa dell'ambiente francese della fine del XIV secolo, la cui complessità, in relazione alla diffusione del gotico internazionale, ha sollevato molteplici problemi critici ed attributivi. Le due valve,entro una complessa cornice di gusto gotico raffigurano da una parte la Madonna in trono con i Santi Pietro, Giovanni Battista, Caterina d'Alessandria e Paolo con i due committenti, dall'altra la Crocifissione. In alto tra i pinnacoli e le cuspidi sono raffigurati angeli e profeti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900130751-0
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 2062
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1990
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0