San Francesco d'Assisi riceve le stimmate
placchetta,
post 1300 - ante 1349
Giotto, Scuola
1266 ca./ 1337
Dipinto applicato su lastra di vetro cuspidata (vetro églomisé) e raffigurante san Francesco d'Assisi inginocchiato a sinistra mentre riceve le stimmate. Incorniciano il dipinto sette piccole lastre di vetro quadrangolari con girali di foglie nero su oro o viceversa. Le piccole lastre sono saldate tra loro e alla maggiore con stagno e circondate da una cornice in legno intagliato e dorato
- OGGETTO placchetta
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MATERIA E TECNICA
vetro/ doratura/ pittura
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MISURE
Altezza: 30.5 cm
Larghezza: 33.2 cm
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ATTRIBUZIONI
Giotto, Scuola: esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pittura su vetro, conosciuta nell’Oriente arcaico e classico e poi a Roma, venne sviluppata anche nel sec.XVIII per opera del francese Glomy, che ideò la tecnica di “encadrer le verre de filets peints et dorés sur le verre lui-meme à l’envers” (BONNAFFE’ in “Chronique des Arts”, 1884, cir. da E.MOLINIER, Les peintures sous verre, in AA.VV., La collection Spitzer, Paris 1891, III, pp.54-55); questo procedimento di disegno ed incisione su foglio d’oro applicata poi sul retro di una lastra di vetro, diverso dalla crisografia e trattato anche dal Cennini nel suo Libro dell’Arte, fu detto églomisè in omaggio al suo “ideatore”; il termine fu poi divulgato da studiosi e collezionisti, non ultimo Jean-Baptiste Carrand (1825), proprietario della collezione omonima donata al Bargello da suo figlio Louis e che comprendeva anche questa placchetta con San Francesco. Stilisticamente (v.scheda di S.PETTENATI 12989) il grazioso lavoro è stato attribuito da TOESCA (1908) alla scuola fiorentina e alla seconda metà del sec.XIV, mentre SWARZENSKI (1933) lo avvicina alla tavola con San Francesco di Giotto (Parigi, Louvre, già nel San Francesco di Pisa): ed in effetti (PETTENATI 1989) il nostro vetro è molto vicino alla tavola giottesca, sia cronologicamente che come stile; per DEGENHART e SCHMIDT (1968) è di autore fiorentino post-giottesco, con richiami al Cristo tra la Madonna e San Giovanni di Fiesole (Museo Bandini)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900130750
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 2081
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0