adorazione dei Re Magi

dipinto,

Personaggi: Madonna; San Giuseppe; Gesù Bambino; Gaspare; Baldassarre; Melchiorre. Figure: figure virili; angeli. Oggetti: vasi; corona. Animali: cavalli; cammello. Elementi architettonici: colonne. Paesaggi

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Gimignani Giacinto (1611/ 1681): esecutore
    Gemignani Lodovico (1643/ 1697)
  • LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo soggetto sacro fu dipinto per la prima volta da Giacinto Gimignani, per la chiesa Romana di Propaganda Fide firmato e datato 1634, ed è il tipico esempio del momento giovanile dell' artista a Roma, e; inoltre; mostra chiaramente che i due poli di attrazione intorno ai quali oscillò sempre la sua pittura, furono Pietro da Cortona e Nicolas Poussin. Si può fare un confronto con uno degli analoghi soggetti del Berrettini e, soprattutto, con l' " Adorazione dei Magi " di Dresda, dipinta l' anno precedente da Poussin; opera importantissima per il percorso stilistico del francese, e di conseguenza anche per il nostro pittore. Scandito da un disegno inciso, che delimita zone di colore fredde e brillanti: e l' azione vi è cristallizzata in uno spazio fittizio. La composizione a bassorilievo, scaturita da quelle nozioni di cultura classica che Giacinto veniva apprendendo a Roma, svolge l' azione in superficie mentre la suppellettile archeologica di colonne e fronzoni spezzati assume il compito di semplice arredo scenico. Le figure, equamente distribuite ed atteggiate con diligenza, segnano fissi gli occhi senza cornea: ripresa pedissequamente dallo stile del Poussin, questa è una caratteristica << morelliana >> che ricorre molto spesso nei dipinti di Gimignani. razione dei Magi fu più volte replicato: come nella tela del 1641 a Bourgley House, nella collezione del marchese di Exeter in Inghilterra. Si confronti anche il disegno simile al Gabinetto dei Disegni degli Uffizi, contrassegnato con il n° 7107 F. mostra la collaborazione del figlio di Giacinto: Ludovico Gimignani, apportando alla composizione meno classicismo, più scioltezza e più pathos. Il quadro è collocato nella quarta sala del palazzo Rospigliosi, detta Camera del Baldacchino, e fa parte della collezione Rospigliosi che è stata notificata in data 28 dicembre 1977
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900119812
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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