LEGGENDA DELLO SCIFO D'ORO
portale,
Biduino (cerchia)
notizie fine sec. XII-inizio sec. XIII
Il portale presenta un archivolto con cornice a foglie, un architrave a rilievo e sul lato sinistro un leone a tutto tondo; alle estremità due conci due conci con guerriero a rilievo. Sull'architrave sono raffigurate tre diverse scene senza soluzione di continuità: da sinistra un banchetto, al centro una scena concitata e a destra ancora un banchetto. Il soggetto è di dibattuta interpretazione, ma, per somiglianza anche stilistica con l'architrave di San Salvatore a Lucca, si può identificare con una storia di San Nicola, più precisamente con la leggenda dello Scifo d'oro. La scena centrale, infatti, presenta il Santo che afferra per i capelli il giovane servo Adeodato per poi riconsegnarlo alla madre
- OGGETTO portale
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ATTRIBUZIONI
Biduino (cerchia)
- LOCALIZZAZIONE Barga (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Targioni Tozzetti (1768) vede rappresentato nell'architrave il banchetto del Re Assuero e riconduce la specularità della scena ad un raddoppiamento del foglio utilizzato per il ricalco. Porter (1923) individua nel manierismo coloristico una stretta relazione con la Provenza e precisamente con il portale occidentale di Nantes derivato da Saint Gilles. Secondo Ridolfi (1899) sarebbe, invece, opera del sec. XI. Venturi (1904) per primo avvicina l'architrave di Barga a quello di Biduino della chiesa di S. Salvatore a Lucca. Bonaventura (1914) la definisce "opera gruamontesca" del sec. XII che rappresenta un'agape cristiana,escludendo l'interpretazione del Targioni. Toesca (1927) riconosce la mano diun seguace di Biduino confrontando il portale di Barga con quello di S. Cassiano a Settimo (firmato e datato 1180) e di S. Salvatore di Lucca. Anche il Salmi (1928) attribuisce l'architrave di Barga, insieme a quello di S. Salvatore diLucca, ad un seguace di Biduino di scarso livello, leggendo nelle due opere un analogo svolgimento narrativo in tre episodi, senza soluzione di continuità; nei due guerrieri laterali vede una relazione con i personaggi scolpiti nei capitelli della pieve di Mensano in Valdelsa riferibili al maestro Bonamico, giunto forse a Volterra assieme a Biduino per aiutarlo al pulpito del Duomo, e vi nota accenni ed echi di romanzi cavalleschi di cui restano in Italia altri esempi. Salmi reputa, infine, casuali i rapporti con la Provenza notati dal Kingsley Porter. Pera (1938), che interpreta il soggetto del rilievo come le Nozze di Cana, ritiene che l'architrave sia frutto di uno scultore molto meno maturo di Gruamonte e Biduino, e ad essi anteriore
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900107059
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2000
2006
- ISCRIZIONI a sinistra, concio con guerriero - BOPAMCCD// - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0