Madonna col Bambino tra Sant'Antonio Abate e San Bartolomeo
dipinto,
1490 - 1499
La Vergine in trono con il Bambino tra due angeli è raffigurata in secondo piano, mentre in primo piano ai due lati della tavola sono le figure intere dei SS. Antonio Abate e Bartolomeo. Nella lunetta è la mezza figura del Padre Eterno benedicente tra due cherubini. La predella presenta al centro una Pietà e ai lati il martirio di S. Bartolomeo e una storia di S. Antonio Abate
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 290
Larghezza: 1188
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Solaini
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è ritenuta dai primi storici volterrani di Domenico Ghirlandaio, mentre il Leoncini (1869), la pone in relazione con Filippo Lippi. Cavalcaselle e Crowe(1875) vedono nei caratteri, nel disegno, nel colore e nella tecnica di esecuzione,un misto della maniera di Ghirlandaio, di Filippino ed anche di Giacomo Rossellie concludono che la tavola potrebbe essere opera di qualche artista fiorentino che lavorò come aiuto nella bottega di questi maestri. Il Ricci (1926), individua l'autore in un artista fiorentino della fine del XV secolo, (variamente influenzato dal Lippi, dal Ghirlandaio e dal Botticelli), il quale dipinse uno o due quadriche si trovano in Firenze nella chiesa di S. Spirito. Francovich (1926-27), concordando pienamente col Ricci, reputa l'autore molto severamente, "madonnero dozzinale e grossolano" e vede nell'opera, forme prese in prestito anche dal Pollaiolo, dal Verrocchio e da Lorenzo di Credi. Già il Van Marle (1924), tuttavia, aveva creduto di precisare meglio questo pittore e di individuarlo in Raffaellino Del Garbo, giudicando inoltre le figure non troppo aggraziate e un pò manieristiche. Anche il Berenson (1936-38), sostanzialmente concorda con questa interpretazione, anche se assegna la tavola a Raffaele Dei Carli, ritenuto seguace del Garbo; acquisizioni recenti hanno permesso di riunire le due personalità pittori che in una sola. Lo studioso statunitense trova che l'elemento caratterizzante del Dei Carli consista nel particolare trattamento dei panneggi, derivatogli dalla maniera del Ghirlandaio. In effetti nella tavola si possono scorgere, sia nell'impianto architettonico, sia in alcuni particolari descrittivi, le evidenti influenze di due tavole del Ghirlandaio di composizione simile, conservate agli Uffizi. AUTN: Maestro di Santo Spirito; AUTA: notizie fine sec. XV
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900106974
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2006
- ISCRIZIONI alle spalle del trono e sullo scalino del trono - "SG S BARTOLOMEUS AB. / SGS ANTONIUS AB. / AVE MARIA GRATIA PLENA DOM." - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0