ritratto di Luisa Stolberg contessa d'Albany
dipinto,
1793 - 1793
Fabre Francois Xavier (1766/ 1837)
1766/ 1837
n.p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Fabre Francois Xavier (1766/ 1837)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Donato da Fabre il 12 aprile 1824 alla Galleria degli Uffizi con una lettera in italiano (pubblicata da Muntz nel 1875) a don Neri dei principi Corsini (ASG, filza XLVIII a 6; Giornale d'entrata, 17 aprile 1824, cc. 217 e 218 r.). Il nome di Fabre è sopravvissuto più a causa del 'menage à trois' formato dall'artista, la contessa d'Albany e Alfieri, che per il suo talento di pittore; e questo è assai ingiusto. La contessa Luisa di Stolberg (1752-1824) sposò segretamente nel 1772 il principe Carlo Edoardo Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra, che ella abbandonò otto anni più tardi per vivere con Alfieri. Al suo ritorno dal poco felice viaggio in Francia (1787-1792) essa incontra Fabre, che la ritrasse diverse volte (Montpellier, 1796; coll. lord Ilchester, 1797) dopo il suo arrivo a Firenze nel 1793. Questo ritratto, il primo in ordine cronologico, fu donato da Fabre agli Uffizi nel 1824, con l'accompagnamento di una breve lettera che si trascrive qui integralmente: "La defunta A.S. la Signora Contessa d'Albany, nata principessa di Stolberg, nel suo Testamento solenne del di 29 marzo 1817 aveva lasciato all'I. e R. Galleria di Firenze il proprio ritratto, quello del C.te Vittorio Alfieri, ed un quadro di paese, dipinti tutte tre da me. Francesco Saverio Fabre. Una donazione posteriore fatta inter vivos dalla stessa signora Contessa, a favor mio, di tutti i libri, manoscritti, quadri, ed altri oggetti di Belle Arti che possedeva, ha annullato le sue anteriori disposizioni riguardanti gli stessi oggetti di Belle Arti, di cui aveva disposto nel suo testamento. Ciò non ostante, sono nella determinazione di rispettare la volontà della signora Contessa d'Albany, in quanto ai due ritratti suddetti, e prego V. E. di mettere ai piedi del Sovrano questo mio riverente desiderio, acciò Lei possa, col suo consenso, deputare persona autorizzata a riceverli. Desidero che siano collocati perpetuamente tra i quadri della scuola francese. Ognuno di questi ritratti, oramai diventati istorici, è fregiato di un sonetto scritto di propria mano del conte Alfieri, che li rende particolarmente pregievoli. Mi rincresce di non poter egualmente consegnare il suddetto quadro di paese: ma ho avuto altre precise istruzioni sul suo destino". Nel 1793, data di questo ritratto, la contessa aveva quarantun'anni, il pittore tredici di meno, Alfieri tre di più
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900099692
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 1008
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso a destra - F. X. Fabre Florentiae 1793 - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0