brocca da farmacia,
post 1613 - ca 1626
Ansa arricciata agli attacchi e beccuccio chiuso da tappo sferico; all'attacco del beccuccio e dell'ansa una testa grottesca in rilievo. Collo decorato con motivi a drappeggi che ritornano anche sul corpo, alternati a cherubini. Nella parte superiore un motivo a treccia, all'altezza della spalla, è sormontato da una fascia decorata a sottili racemi fioriti. La zona inferiore è decorata con un motivo a baccellature
- OGGETTO brocca da farmacia
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ smaltatura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Montelupo
- LOCALIZZAZIONE Ospedale Serristori
- INDIRIZZO Piazza XXV Aprile, 10, Figline e Incisa Valdarno (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I due vasi offrono un repertorio di motivi decorativi in voga nelle maioliche toscane tra Cinquecento e Seicento. Già Conti, nel suo studio sull'ospedale figlinese, ascriveva la coppia di ampolloni a manifattura di Montelupo (Conti 1982), notando le affinità con alcuni vasi presenti al Louvre e al Victoria Albert Museum. Nei suoi studi sulla ceramica da farmacia, Berti (Berti 1995) li ha accorpati ad un gruppo di vasi omogeneo, provenienti dal cenobio fiorentino di San Marco. Dal punto di vista morfologico i tratti comuni a questi manufatti si identificano nell'ansa bifida con anello e nel doppio mascherone all'attacco inferiore della presa e del versatoio. Per quel che riguarda invece la decorazione pittorica appaiono ricorrenti il motivo a baccellature nella zona inferiore, evidente ripresa della coeva suppellettile metallica, la decorazione a nastro intrecciato nella zona più alta, quasi all'altezza della spalla, e quella a doppio festone pendulo, con ghirlanda e tendaggio aranciato, disposti sul collo del vaso. L'apparentamento dei due vasi Serristori (Berti 1995; 2010), contrassegnati dalla marca del crescente crucifero, ad un nucleo diviso tra Museo Nazionale del Bargello, Spezieria di Santa Fina di San Gimignano e Museo della Ceramica di Faenza, recanti la medesima marca, ha permesso allo studioso di ricostruire la produzione di una bottega che forniva vasellame per la farmacia di San Marco e di circoscriverla ad un intervallo cronologico che va dal 1613 al 1626. La presenza di questi ampolloni presso la spezieria figlinese è giustificabile con la pratica del commercio di questi manufatti unitamente al composto medicale contenuto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900097998
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0