Trinità
dipinto,
post 1566 - ante 1570
Naldini Giovanni Battista (1537 Ca./ 1591)
1537 ca./ 1591
n.p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Naldini Giovanni Battista (1537 Ca./ 1591)
- LOCALIZZAZIONE Capraia e Limite (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'importante opera di Giovambattista Naldini è citata nel Riposo del Borghini. La tavola viene solitamente accostata alla Deposizione di San Simone iniziata nel 1566: infatti oltre a riscontri puramente compositivi (la figura del Padre Eterno e del vecchio a sinistra nell'affresco, la posizione, ma in controparte di Cristo) è analoga nelle due opere la "tenera tessitura cromatica" (Barocchi, 1965, p. 13) del modellato e analoghe le suggestioni culturali che caratterizzano questo momento giovanile dell'artista. Infatti oltre "all'interpretazione arcaizzante" (Barocchi, 1965, p. 4) che il Naldini era solito dare del Pontormo e di Andrea Del Sarto l'opera affiancata nella composizione dalle "impaginature più anonime e enciclopediche" (Barocchi, 1965, p. 9) del Vasari, denuncia l'influenza dello Stradano nello splendido paesaggio e di Maso di San Friano nel volto sartesco del Padre Eterno. Nel Museo Wicar di Lille esistono due disegni preparatori del dipinto (n. 333 e n. 338)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900079446
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0