Cristo in pietà e angeli
dipinto,
Tarchiani Filippo (1576/ 1645)
1576/ 1645
Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; Madonna. Figure: angeli
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Tarchiani Filippo (1576/ 1645)
- LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il riferimento a questo quadro nelle Guide locali risulta piuttosto controverso: il Tigri (1854), descrivendo il Capitolo della Cattedrale, cita "due quadri laterali esprimenti la Passione, di Alessio Gimignani, e la bellissima Deposizione di croce, opere credute del Vanni". Il Chiti (1931) "fra i vari quadri qua e là sparsi per sale e corridori" menziona "una Deposizione creduta del Gemignani (quale?)". Documenti conservati all'Archivio Capitolare (ms. A. 23, cc. 81r., 198v) ricordano che il 5 ottobre 1720 il cavaliere Paribeni aveva fatto ripulire e restaurare la pala d'altare della cappella sotterranea del Duomo, "quale è di buonissima mano", collocandola poi nella sala dell'udienza, mentre nove anni più tardi i due quadri laterali furono spostati e sostituiti con copie ad affresco. Queste, tuttora esistenti, raffigurano il Cristo alla Colonna e l'Ecce homo (completate nella volta con un Cristo sotto la croce, un'Orazione nell'Orto e simboli della Passione). Secondo Claudio Pizzorusso (1986), che per primo ha fatto il nome del Tarchiani, non vi sono dubbi, quindi, che gli originali in tela erano quelle due storie della Passione del Gemignani ricordate dal Tigri. la Pietà sembra dunque un naturale completamento del ciclo iconografico a conferma della provenienza da quell'altare. Stilisticamente "un confronto anche sommario con opere certe del Tarchiani potrà facilmente convincere della nostra attribuzione. In particolare la lunetta staccata dal chiostro di Ognissanti (oggi in deposito a villa Corsini di Castello) con San Francesco che converte l'acqua in vino risulta utile". Pizzorusso ha anche chiarito i riferimenti figurativi dell'opera che rimedita i numerosi studi di Santi di Tito per il tema della Pietà (ad esempio foglio n.7713 F degli Uffizi), "coniugandoli però con le proprie esperienze sul luminismo romano, in particolare il Baglione e Orazio Gentileschi" (Claudio Pizzorusso, 1986)
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900073421
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0