altare - a mensa - bottega italiana (sec. XIX)
altare a mensa
1826 - 1826
Altare di marmo variegato bianco e giallo scuro, con base di pietra serena incassato nella parete e sorretto da due colonne decorate nella parte superiore con motivo a calice. Nella parte sottostante l'altare uno stemma raffigurante due leoni e tre gigli, circondato da simboli cardinalizi. Al centro sotto la mensa, croce greca in gesso
- OGGETTO altare a mensa
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MATERIA E TECNICA
Marmo
pietra serena
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare è detto della Vergine del Carmelo, o altare del Carmine. Nella documentazione archivistica (?) (Notizie MMS op. cit. 1954) si legge che il 4 settembre 1629 la famiglia Ricciarelli avrebbe fondato la Cappellania della Natività della Madonna dell'Altare del Carmine, dove "per privilegio di remotissima data il Priore può aggregare i fedeli dell'ordine Carmelitano"; allora l'altare era in pietra serena con gradini di alabastro. Dal Cinci (op. cit. 1885) sappiamo che fin dal 1749 l'altare fu rinnovato a spese della congregazione "ivi eretta" e dell'Arcivescovo Mons. Francesco Incontri che vi fece collocare il dipinto di Vincenzo Meucci. Nel restauro generale della chiesa del 1826, esso fu ridotto come al presente a spese del Mons. Gaetano Incontri che vi appose la propria arme sotto la mensa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900026563
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0