martirio di Sant'Andrea
dipinto,
1646 - 1646
Dolci Carlo (1616/ 1686)
1616/ 1686
n.p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Dolci Carlo (1616/ 1686)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si può ideiitificare il dipinto con quello che, come scrive il Baldinucci( V,1847,p.347),il Dolci eseguì per il Marchese Carlo Gerini. Nel 1818 il Gr anduca Ferdinando III, lo acquistò insieme con altri otto quadri della Gal leria Gerini per 1000 zecchini (Filza XXII,1818,n.24). Da allora il dipint o è sempre stato in Palazzo Pitti meno che negli anni 1940-1943, quando ci oè fu trasportato, per motivi di sicurezza, nella Villa di Poggio a Caiano . Il Baldinucci (op.cit.) scrive che il Dolci raffigurò questo soggetto al tre due volte: una volta per il senatore fiorentino Paolo del Sera che por tò con se il dipinto a Venezia (ora alla City Art Gallery di Birmingham) e un'altra per Carlo Corbinelli (questa versione è oggi perduta). Le storie , pur di diversa grandezza, avevano la stessa invenzione e vi era raffigur ato, nelle vesti di un soldato armato (forse il centurione), Raffaello Xim enes, pittore allievo del Vignali. Il dipinto a Pitti presenta l'autoritra tto del Dolci sotto la mano destra del Santo; la tipologia di numerose fig ure deriva da Tiziano, Elsheimer e Rubens. E' anche l'unica opera, che ci sia pervenuta, in cui siano tanti personaggi. Lo Heinz (1960, p.221) vede nel particolare uso del chiaroscuro un riflesso del Furini; il Marangoni ( 1951, tav.45) e il Del Bravo (1963, p.34) sottolineano l'alto livello poet ico e l'accurata spartizione del colore in tre zone divise da ombre; il Mc Corquodale (1973, p.484) trova nell'ambientazione, reminiscenze cinquecen tesche, e nel trattamento ricercato delle stoffe, l'influenza del Susterma ns e del Pourbus, suo maestro. E' una delle opere più belle del Dolci,in c ui alla perizia tecnica si accompagna un non comune senso plastico. Il 'Ma rtirio di Sant'Andrea' della City Art Gallery di Birmingham (1643 Ca.) olt re ad alcune varianti (manca il piccolo autoritratto sotto la mano del San to;vi sono putti nel cielo sulla terra, invece degli arnesi, è una cesta d i legno), riflette il naturalismo sanguigno di opere contemporanee del Vig nali. La versione che è al Museo di San Diego sembra una copia di scarso v alore
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900022000
- NUMERO D'INVENTARIO Palatina 266
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso a destra - 1646 CAROLUS DOLCIUS FAC.t - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0