testa di donna

dipinto, 1690-1710

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Cassana Niccolò (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Michele a S. Salvi (ex)
  • INDIRIZZO via di S. Salvi, 16, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Inventariato come ignoto del secolo XVII nel 1881 e come artista fiorentino del secolo XVII, il quadro può essere collocato in ambito fiorentino e datato fra la fine del Seicento e il primo decennio del Settecento. Realizzata con una levità pittorica quasi da pastello e colorita con una cromia raffinatissima, questa "testa di donna" manifesta una chiara conoscenza della pittura veneta ed è sostenuta da un disegno quasi `accademico' che può ricordare anche i pittori bolognesi ma che si inquadra bene anche nell'ambito della ritrattistica ufficiale delle corti tardo seicentesche come quella medicea. Si tratta infatti -come mi suggerisce la dott.ssa Rossella Agresti- di una splendida opera di Niccolò Cassana, artista di origine veneta che visse per molti anni alla corte fiorentina sia come pittore e ritrattista ufficiale, sia in qualità di consigliere di Ferdinando II per l'acquisto di opere d'arte. Tipologicamente la testa ripercorre esattamente gli stessi tratti di quella della "cuoca" degli Uffizi giunta a Firenze nel 1707, appena diversa forse soltanto per una più risentita plasticità e compattezza della materia pittorica. Ancora più particolare appare il confronto con il "Ritratto di Ivan Rosenkrantz", databile al 1709, del Museo di Storia Nazionale di Frederiksburg realizzato con una maggiore morbidezza rispetto alla "cuoca" e che si accosta alla tela del deposito di S. Salvi per la tenerezza con cui sono resi il naso e la bocca dalle labbra carnose, per il lieve scorrere delle luci che definisce delicatamente il profili del mento e illumina di un lucore improvviso gli occhi intensamente scuri e bloccati dalla precisa definizione del taglio delle sopracciglia. Stilisticamente vicinissimo al quadro del deposito è anche il ritratto di Ferdinando de' Medici (Uffizi) databile al 1695 dove il gioco delle ombre si fa più lento e meno forte appare, rispetto alla "cuoca", il contrasto luministico e nel quale ritorna la solita "identità" nella resa del profilo e delle labbra carnose e la morbida definizione dei capelli. Assolutamente identico sarebbe poi tradotto in pittura il disegno con "Ritratto di gentiluomo" del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, databile al 1700: sia per la morbidezza dei lunghi capelli che si dispongono in onde ai lati della scriminatura, che per la definizione della fronte alta e spaziosa, delle sopracciglia e degli occhi luminosi, delle labbra e del mento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900021635
  • NUMERO D'INVENTARIO inv. 1890, 6577
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1994
  • ISCRIZIONI entro cartellino sul retro del telaio - INVENTARIO 1881 / R(EALE) GALLERIA DEGLI UFFIZI / 4 CATEGORIA / 767 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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