altare a edicola,
Benti Jacopo (notizie 1636-1659)
notizie 1636-1659
Struttura architettonica a edicola con colonne di marmo mischio poggianti su due piedistalli sovrapposti, dei quali l'inferiore contiene lo stemma Forteguerri. Le colonne, caratterizzate da capitelli corinzi, sorreggono un architrave ornato da rosette, festoni e da una testina d'angelo, ed un doppio timpano ricurvo spezzato con cartiglio in accartocciato
- OGGETTO altare a edicola
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ATTRIBUZIONI
Benti Jacopo (notizie 1636-1659)
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie detta del Letto
- INDIRIZZO p.zza S. Lorenzo, Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le ricerche compiute in anni recenti (Di Zanni 2001) hanno consentito di conoscere le circostanze della commissione dell'altare e di chiarire la problematica questione relativa al suo autore. La documentazione relativa all'erezione dell'altare è costituita oltre che dal manoscritto del canonico Forteguerri, che ne fu, insieme al padre Niccolò, il committente, anche da una serie di atti riguardanti il rifacimento dell'altare Bracciolini nella sagrestia della cattedrale di S. Zeno. Il Forteguerri parla dello smantellamento dell'ornamento d'altare preesistente, in legno, che fu donato al curato della chiesa di S. Alessio (dove, tuttavia, non è più rintracciabile), e del temporaneo spostamento nel monastero del quadro che esso conteneva, la Sacra conversazione di Sebastiano Vini. I lavori proseguirono piuttosto lentamente, certo a causa dei numerosi interventi che fra il 1636 e il 1637 si svolsero contemporaneamente nella chiesa. Nel giugno 1637, quindi più di un anno dopo l'inizio delle fondamenta, "si cominciorno a mettere i marmi della mia Cappella di S. Michele e Agostino, quale si finì a dì XII d'Agosto del medesimo anno" (ms. Forteguerri, c. 53 r.). L'altare dovette costituire un interessante esempio di arredo ecclesiastico in ambito pistoiese se, pochi anni dopo la sua esecuzione, fu preso a modello, oltre che per l'altare dal Gallo del transetto destro, anche per l'altare che fu ricostruito su commissione del canonico Bracciolini dopo l'incendio che danneggiò la sacrestia della cattedrale nel 1641 (cfr. documenti pubblicati da A. Pacini, 1995, pp. 313-314). Ma non si trattò di una semplice adesione a livello formale poiché l'artefice dell'altare Bracciolini fu "il maestro Jacopo di Bastiano Benti scultore, habitante in Pistoia", quindi il medesimo che appose il proprio nome, abbreviato, sul paliotto dell'altare Forteguerri. Tale riferimento consente di attribuire al Benti, qualificato come scultore, l'esecuzione dell'altare Forteguerri; esso rende, d'altra parte, più incerta l'assegnazione al medesimo del paliotto a commesso di pietre dure, per il quale non è da escludere l'intervento di maestranze specializzate, forse su disegno dello stesso Benti
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900020851
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI nel cartiglio al centro del timpano - P. QUA. VITA - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0