Cod. membr.; cc. I + 221 (99 cc. non numerate). Legatura antica con assi in legno ricoperte di cuoio marrone con decorazioni ad impressione, punzoni in ottone, bindelle in cuoio e ottone. Littera rotunda con sei linee di scrittura in inchiostro nero alternate a sei tetragrammi in inchiostro rosso. Il codice contiene le antifone delle domeniche e dei giorni feriali dal primo sabato di settembre fino all'Avvento (dalla XI alla XXIV settimana dopo la Pentecoste). Nella seconda parte è stato trascritto l'intero ufficio relativo alla Natività di Maria, l'esaltazione della croce, dedicazione san Michele arcangelo, le festività di tutti i santi, santa Cecilia, san Clemente papa, completa il codice l'officium mortuorum. Un vecchio inventario ha individuato la data 1538 nello stemma del vescovo Andrea dei Buondelmonti, pievano dell'Impruneta che si trova nel margine inferiore della prima carta, ora la data è quasi illegibile. Il manoscritto è decorato con sei iniziali miniate: Trinità (c.1r), Giobbe malato (c.2r), Tobia (c.17v), Giuditta con la testa di Oloferne (c.24v), Nascita della Vergine (c.3r), Allegoria della morte (c.201v). Volute e mascheroni di carattere manieristico ornano le varie iniziali decorate: A(c.36r), V(c.57r), D(c.73r), G(c.91r), N(c.97r), N(c.104v), I(c.145r),V(154r)