rinfrescatoio,
1765 - 1765
Vaso a cache-pot con due anse e piede leggermente rialzato
- OGGETTO rinfrescatoio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Sèvres
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Rinfrescatoi venivano riempiti d’acqua fredda oppure di ghiaccio tritato, quelli con questa forma erano prodotti nella Manifattura di Sèvres in tre misure, di cui il nostro esemplare rappresenta la più piccola probabilmente da identificare in quella definita “seau a verre”. Le dimensioni suggeriscono il suo impiego per refrigerare un solo bicchiere, mentre gli esemplari di maggiori dimensioni avevano la medesima funzione, ma erano destinati alle bottiglie. I rinfrescatoi per più bicchieri vengono descritti per la prima volta in un inventario di fabbrica del 1758. In effetti, la loro fortuna si deve a Luigi XV, che li introdusse nei servizi prevalentemente da desserts, i quali per questa caratteristica presero la denominazione di “service à la française”. É noto che il sovrano ne ordinò sei da abbinare a un servizio da lui donato, per il tramite del duca d'Aiguillon ministro degli affari esteri, alla regina di Napoli Maria Carolina Luisa Asburgo Lorena. Tuttavia, pare che solamente nel 1773 vengano citati negli inventari rinfrescatoi per un solo bicchiere, come il nostro (per approfondimenti su questi manufatti, vedi: D. Peters, “Sèvres Plates and Services of the 18th Century”, Little Berkhamsted 2005, vol. II, pp. 345-348; C. Le Corbeiller, L. H. Roth “French Eighteenth-Century Porcelain at the Wadsworth Atheneum”, J. Pierpoint Morgan Collection, Wadsworth Atheneum, 2000, p. 265, cat. 137; B. Saule, “Tables Royales à Versailles, 1682-1789” in “Versailles et les tables royales en Europe, XVIIème et XVIIIème siecles”, catalogo della mostra, Paris 1993, pp. 41-68). Il nostro esemplare a fondo "bleu lapis", con elementi decorativi di gusto naturalistico raffiguranti uccellini immersi nella vegetazione, incorniciati in due cartouchse in oro con elementi vegetali apparteneva ai beni dei duchi Borbone-Parma ed è giunto a Palazzo Pitti il 15 aprile 1868. Si trovava tra gli arredi della residenza parmense e nell’inventario redatto nel 1861 alla voce n. 2666 viene descritto come appartenente al “Servizio incompleto di porcellana di francia della fabbrica di Chevres, fondo azzurro con medaglioni e fregi in oro”. Nell’elenco che segue la prevalenza delle stoviglierie suggerisce trattarsi di un servizio da caffè, anche se risultano abbinati un bacile e due recipienti, oltre ad una scodella con coperchio e al nostro “vaso pel bicchiere” a conferma della mancanza di alcuni manufatti. La lettera “M” associata alla marca ne definisce l’anno di produzione, che peraltro coincide con la vendita documentata il 14 maggio 1765 da parte della fabbrica di un servizio da dessert descritto come “on fond verd”, destinato ai duchi Borbone-Parma e forse da identificare in alcune delle stoviglierie conservate al Palazzo del Quirinale a Roma (vedi C. Briganti, “Curioso itinerario delle collezioni ducali parmensi”, Parma 1969, p. 78). In quest’occasione, dunque, per il tramite di Claude Bonnet potrebbe essere stato acquistato anche il nostro rinfrescatoio, insieme ad altre porcellane tra cui alcune statuette in biscuit abbinate al citato servizio e conservate presso il Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti (inv. A.c.e. 1911, nn. 1412-1415, 1651-1652)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006075
- NUMERO D'INVENTARIO AcE 19
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1972
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2020
- ISCRIZIONI sotto la base entro il marchio - "M", lettera dataria (1765) in blu sotto vernice - a pennello -
- STEMMI sotto al piede - fabbrica - Marchio - Manifattura di Sevres - rombo con volute esterne, o “L” incrociate, oppure monogramma reale, in blu sotto vernice
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0