disegno architettonico, Progetto di isolamento del campanile e di apertura del chiostro della abbazia di San Mercuriale di Forlì di Pantoli, Vincenzo, Cesari, Carlo (XIX-XX)
disegno architettonico,
XIX-XX fine/ inizio
Pantoli, Vincenzo (notizie 1886)
notizie 1886
Cesari, Carlo (notizie 1905)
notizie 1905
Disegno a china su carta. Progetto di isolamento del campanile e di apertura del chiostro della abbazia di San Mercuriale di Forlì. Sezione secondo la linea A-B, sezione C-D, pianta piano terra, pianta piano superiore. Firmato dagli architetti Vincenzo Pantoli e Carlo Cesari. Scala 1:100
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta lucida
a inchiostro di china
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MISURE
Misura del bene culturale 08iccd_modi_3995040521561: 655X935 mm
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CLASSIFICAZIONE
OGGETTI/ OGGETTI ARTISTICI
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ATTRIBUZIONI
Pantoli, Vincenzo (notizie 1886): disegnatore
Cesari, Carlo (notizie 1905)
- LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizione vuole che nel V secolo il vescovo Mercuriale abbia eretto una chiesa dedicata a Santo Stefano oltre il limite est della città romana di Forlì, accanto alla quale nel IX secolo venne costruito un monastero di regola benedettina, che nel 1169 circa venne aggregato alla congregazione monastica di Vallombrosa. Nel 1173 un grande incendio devastò l’intera città e pose i presupposti per rifare il complesso di San Mercuriale, gli edifici vennero realizzati in quota maggiore rispetto ai precedenti per ovviare alle frequenti inondazioni del fiume Rabbi che correva nell’odierna piazza Saffi e nel 1181 venne posata la prima pietra del maestoso campanile costruito da Magistro Aliotto. Nei secoli successivi si registrano rifacimenti e modifiche: in facciata un protiro venne eliminato ai lati del portale e due cappelle presero posto ai lati dell’ingresso principale. Nel 1505 l’abside romanica crollò distruggendo la cripta e travolgendo le reliquie di San Mercuriale, così nel 1575 venne ampliato il presbiterio e l’abside venne costruita di forma rettangolare per collocare il coro ligneo realizzato da Alessandro Begni quarant’anni prima mentre le reliquie del patrono vennero sistemate nella cappella Mercuriali. Dal 1646 la facciata romanica venne trasformata in barocca, furono eliminate le due cappelle laterali, sostituite da due porte sormontate da finestre, venne aperta una lunetta centrale e vennero applicati due mensoloni rovesciati sui muri delle navate minori. Nel 1797 Napoleone decretò l’allontanamento dei monaci dall’abbazia e il monastero divenne edificio statale. Tra il 1915 e il 1921, sotto la guida del soprintendente della Romagna Giuseppe Gerola, furono demolite alcune cappelle laterali, ma l’intervento più significativo fu quello che interessò la facciata, furono infatti rimossi i “fronzoli” barocchi riproponendo le linee pulite del romanico, furono chiusi gli ingressi alle navate secondarie e al posto della lunetta fu inserito il rosone circolare, infine fu ripristinata la scalinata esterna. Il chiostro fu arretrato per liberare la scena al campanile, e fu interamente reinventato per diventare luogo di transito verso piazza XX settembre dove sarebbe sorto il nuovo palazzo di Giustizia, il bel palazzo del monastero che si affacciava sulla piazza fu abbattuto. La chiesa di San Mercuriale venne danneggiata dai bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale, per scongiurare crolli il genio Civile demolì le volte settecentesche, ritrovando il grande volume romanico della navata centrale e le impronte delle finestre prossime alla capriata, poi furono demolite numerose cappelle devozionali laterali, vennero ricomposti i capitelli e nella ricostruzione furono proposti gli archi sovrapposti che sorreggevano il presbiterio caratterizzando la cripta. Fu un intervento significativo che portò alla luce l’antico impianto della basilica di Santo Stefano
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_3995040521561
- NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 4113
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0