disegno architettonico, Pianta archeologica del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna di Anonimo italiano (XX)
disegno architettonico,
XX
Anonimo Italiano (xix-xx)
XIX-XX
Disegno a penna e matita su carta. Pianta archeologica del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna (tav. I). Scala 1:200
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
CARTA
matita
PENNA
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MISURE
Misura del bene culturale 08iccd_modi_2068283421561: 485x650 mm
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CLASSIFICAZIONE
OGGETTI/ OGGETTI ARTISTICI
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ATTRIBUZIONI
Anonimo Italiano (xix-xx)
- LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia, costruito nella metà del V secolo in appoggio all’ardica della chiesa di Santa Croce, nel 1602 fu definitivamente separato da quest’ultima, per rientrare nella recinzione che delimitava la proprietà del monastero di San Vitale. L’edificio ha una pianta a croce latina di piccole dimensioni, con una cupola nascosta da un tiburio a torretta quadrata all’incrocio di quattro bracci. Secondo la tradizione Galla Placidia, figlia di Teodosio, volle far costruire questo edificio come proprio mausoleo, anche se quasi certamente non vi fu mai tale utilizzo, poiché ella morì a Roma, dove fu seppellita. Il Mausoleo vide i primi restauri musivi durante il XVIII secolo, per colmare alcune lacune con interventi pittorici. Fu però nel XIX secolo che si applicarono i restauri più decisivi, in particolare quelli condotti dal Genio Civile negli anni seguenti l’Unità d’Italia, finalizzati all’isolamento e all’“esumazione” della struttura, e, ancora, quelli diretti dal soprintendente Corrado Ricci, tra il 1898 e il 1902. Durante questi lavori ci si dedicò soprattutto, per quanto riguarda il consolidamento della struttura, all’integrazione delle pareti esterne, alla riapertura delle finestrelle e al rivestimento marmoreo interno. Per quanto riguarda il restauro dei mosaici, già tra il 1869 e il 1872 era stato incaricato Felice Kibel di eseguire alcune integrazioni. A questi interventi, tuttavia, seguirono quelli iniziati nel 1900 da Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga, incaricati di rilevare i disegni musivi e correggere e adeguare i restauri precedenti. Alcuni interventi furono infine necessari anche dopo i conflitti mondiali, a seguito di lievi danni provocati dai bombardamenti. Il corpus grafico catalogato relativo al Mausoleo di Galla Placidia comprende oggi più di 200 beni, compresi disegni a inchiostro di china, tempera, acquerelli e alcune eliografie
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_2068283421561
- NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 850
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0