monogramma di Cristo, arieti e querce
pluteo
0501/00/00 - 0525/00/00
Pluteo in marmo greco scolpito a bassorilievo su entrambe le facciate. Presenta un riquadro rettangolare con un semplice listello sui lati corti, mentre in alto e in basso ha una cornice a triplice modanatura. Sul recto sono scolpiti due arieti che si affrontano, al centro la croce monogrammata e sullo sfondo due querce. Sul verso è rappresentata a rilievo una semplice croce latina a lati espansi racchiusa in un clipeo. I due animali hanno velli scolpiti a solchi obliqui, corna ritorte e scanalate e zampe con unghie fesse. Ciascun ariete è addossato ad una quercia con fronde e ghiande
- OGGETTO pluteo
-
MATERIA E TECNICA
marmo greco/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Ravennate
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Rocca Estense
- INDIRIZZO Piazza dei Martiri, 1, Lugo (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pluteo marmoreo, attualmente conservato nel deposito del Municipio, in precedenza era esposto nella sala d'attesa della Rocca. Dal punto di vista iconografico e stilistico il bassorilievo può riferirsi a una produzione ravennate ascrivibile al primo quarto del VI secolo. Non si tratta di un oggetto inedito, ma non è stato abbastanza studiato. Non esistono notizie certe sulla provenienza e sulla cronologia del pezzo. Corrado Ricci lo collocava nella chiesa di S. Agata di Ravenna ed in seguito spostato per i tanti lavori di rimaneggiamento della chiesa, nel periodo Neoclassico (cfr. Biblioteca comunale Manfrediana di Faenza, Carteggio Antonio Corbara, "Lugo - Rocca" 1967-giugno 1982, b. 180, scheda n. 32, revisione delle schede n. 2 e 4 compilate nel 1931 da Luisa Faenzi). Altre fonti ci dicono che il rilievo apparteneva fino al Quattrocento al cenotafio della famiglia Fantoni. Successivamente, tra il 1498 e il 1500, il pluteo venne trasferito nella nuova tomba di famiglia situata nell'ex chiesa lughese di S. Domenico, racchiuso all’interno del motivo a urna, attualmente murata nella sala d’attesa della Rocca (NCTN 0800691610). La chiesa di S. Domenico venne definitivamente soppressa nel 1867 e i suoi beni incamerati dal Comune. I soggetti rappresentati nella lastra sono simboli cristiani: gli arieti, scolpiti in modo realistico, identificano i “capi della chiesa”, ovvero un tempo gli apostoli e poi i sacerdoti; la quercia significa sostegno, fortezza e potenza; al centro è raffigurato il monogramma di Cristo nella sua forma più antica, composto dalle lettere I e X che si trasformerà nel “chrismon”
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691611
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0