Arco trionfale dell'abside della basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna
disegno architettonico,
Disegno a inchiostro di china su carta lucida. Progetto per la sistemazione dell’arco trionfale dell’abside della basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta da lucido/ inchiostro di china
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I lavori di restauro per la Basilica di San Giovanni Evangelista furono predisposti in occasione delle celebrazioni dantesche del 1921. L’anno precedente fu stipulata una convenzione tra il Municipio di Ravenna e la Regia Soprintendenza ai Monumenti per portare avanti contemporaneamente interventi di restauro sia alla Basilica che al Palazzo comunale della città (AVSRa, A3-1481). Dai documenti conservati presso l’Archivio della Soprintendenza di Ravenna, tra cui la suddetta convenzione e varie perizie dei lavori, si attesta che fu pattuita la cessione di terreno comunale alla Soprintendenza, la quale si sarebbe occupata dei lavori di isolamento e ripristino dell’area di San Giovanni Evangelista alla sua forma originale. Un lato della Basilica, infatti, aveva addossato un edificio di proprietà dell’Ospedale civile: in base alla convenzione tale terreno fu acquistato per demolire l’edificio e liberare la parte absidale della Basilica. Fecero seguito altri progetti di ripristino e valorizzazione degli spazi attraverso la costruzione di una cancellata e l’allestimento di un giardino nell’area demolita. Costantino Ecchia fu l’architetto incaricato di questi progetti di restauro dell’area. I lavori alla Basilica proseguirono per tutti gli anni ’20 del Novecento, come testimoniano anche documenti del 1927: in quell’arco temporale si demolì il vecchio tetto dell’abside per ricostruirlo, si ricostruì l’ossatura del cornicione absidale, si eseguì il rifacimento dei telai delle finestre e soprattutto si restaurarono gli affreschi giotteschi presenti all’interno della Basilica, sotto la direzione del Soprintendente Annoni (AVSRa, RA 25/181, AVSRa, RA 41/307). Il disegno in oggetto, firmato dall’architetto Renzo Strumia, si inserisce nel contesto dei lavori di restauro successivi al secondo conflitto mondiale, che causò notevoli danni all’edificio. Nel novembre del 1944, infatti, la facciata, gran parte dell'abside, circa un quarto dell'edificio e parte del campanile, andarono completamente perduti. Fra il 1944 e il 1945 i primi interventi di ripristino furono messi in atto per evitare ulteriori crolli; Strumia si occupò di molti di questi progetti. Nell'estate del 1948 si diede poi avvio ai restauri più complessi che interessarono sia le strutture verticali che le fondazioni e il tetto
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690470
- NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 1533
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI In alto a sinistra - RAVENNA CHIESA DI S. GIOVANNI EVANGELISTA // PROGETTO PER LA SISTEMAZIONE DELL'ARCO TRIONFALE DELL'ABSIDE - a inchiostro - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0