San Paolo. San Paolo

dipinto,

Opera a olio su tela, conservata in cornice di legno dorato e dipinto; in corrispondenza degli angoli sono presenti motivi vegetali incisi sulla doratura

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Barbieri Giovan Francesco Detto Guercino (maniera)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cassa di Risparmio di Cesena
  • INDIRIZZO corso Garibaldi, 18, Cesena (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, di cui si ignora l'origine, fu acquistata dalla Cassa di Risparmio di Cesena nel 1966 e risulta proveniente, insieme ad altri tre dipinti della medesima Quadreria, dal convento del Corpus Domini delle Suore Cappuccine di Cesena, fondato nel 1621 “nella strada del Borgo [dei Santi o di San Pietro] “ (oggi corso Comandini), davanti al palazzo Guidi (già Carli). L'originario convento, fortemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale e diventato ormai insano a causa dell'umidità, venne però abbandonato e quindi demolito nel 1966, quando la comunità si trasferì nel nuovo complesso edificato sul colle Oliveto, ai primi margini della città, nell'attuale via delle Clarisse. Tra il 1965 e il 1966 le suore cappuccine furono quindi costrette a mettere in vendita dipinti, mobili e oggetti antichi (fra cui l'opera in esame) che decoravano l'originario convento per sostenere le ingenti spese necessarie alla costruzione del nuovo monastero. Nel dipinto è raffigurato San Paolo che emerge a mezza figura e di tre quarti da un fondo scuro e indistinto; il santo è ricoperto da un ampio panneggio rosso, che lo avvolge completamente, ed è accompagnato dagli abituali attributi: la spada, che trattiene con la mano destra ed è simbolo sia della sua iniziale persecuzione del cristianesimo che del suo martirio per decapitazione, e il libro, nella cui lettura è profondamente immerso, che allude alla fama dottrinale guadagnata attraverso la stesura delle lettere apostoliche. Il dipinto deriva con ogni probabilità da un originale perduto di Guercino; all'interno della stessa Collezione cesenate se ne conserva un'altra copia (scheda ICCD n. 0800690245), di qualità più alta, in passato attribuita allo stesso Barbieri, che risulta provenire dalla Casa Guidi e Locatelli di Cesena: esiste del resto un'acquaforte (196x170mm), realizzata nel XIX secolo dal calcografo riminese Alessandro Bonaccini, che riproduce il medesimo dipinto ed è accompagnata dall'iscrizione in calce "Quadro di Guercino alto palmi 5 largo palmi 4 e on: 3. Esistente nella Raccolta di Quadri S: E: il Sig. M.se Cav. [..] Guidi Cesena". Una terza versione del dipinto del Guercino appartiene poi all'Opera Pia Poveri e Vergognosi di Bologna ed è stata messa in relazione con opere del Barbieri del quinto decennio del Seicento, come il “San Girolamo”, conservato presso il Museo della Città di Rimini (1641) o un altro “San Paolo”, datato 1644, oggi al Louvre
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690285
  • NUMERO D'INVENTARIO 400118378
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI verso, in basso a destra e sinistra - CASSA DI RISPARMIO/ DI CESENA S.p.A./ INV./ N° 400118378 - a stampa, a pennarello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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