Madonna in trono col Bambino e i santi Francesco, Chiara, Giacomo maggiore e Lorenzo. Madonna in trono col Bambino e i santi Francesco, Chiara, Giacomo maggiore e Lorenzo
dipinto olio su tavola,
ca 1540 - ca 1541
Nicolò Dell’abate (attribuito)
Modena, 1510 - Fontainebleau, 1571
Dipinto ad olio su tavola di Nicolò dell’Abate (Modena, 1509 ca. - Fontainebleau, 1571) con la rappresentazione della Madonna col Bambino in trono e i santi Francesco, Chiara, Giacomo maggiore e Lorenzo. Le misure sono le seguenti: 247 x 141 cm. Ubicazione: Galleria Estense di Modena, Sala 15
- OGGETTO dipinto olio su tavola
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MATERIA E TECNICA
tavola
- AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
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ATTRIBUZIONI
Nicolò Dell’abate (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense di Modena
- LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
- INDIRIZZO Largo Porta Sant’Agostino, 337 – 41121 MODENA tel. 0594395727 – fax 059230196 pec: mbac-ga-esten@mailcert.beniculturali.it C.F. 94180300363 – C.U.U. 2JMD21, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Attribuita da Castellani Tarabini a Garofalo (1854, pp. 55-6) e da Venturi prima alla scuola dei Dossi (1882, p. 432), poi a Giovan Gherardo delle Catene (1894) (cfr. anche Pallucchini, 1945, pp. 94-5), la tavola è stata riconosciuta come opera di Nicolò dell'Abate da Sylvie Béguin (1990) sulla base del confronto con un disegno dell'artista modenese conservato al Metropolitan Museum di New York. Le fonti, allo stato attuale delle conoscenze, tacciono sulla primitiva collocazione dell'opera, acquistata sotto il ducato di Francesco IV d'Austria-Este, fra il 1824 e il 1836. E' probabile, come ipotizzato da Claudia Cremonini (1991-92), che essa possa provenire da un ambiente monastico, forse il convento di Santa Chiara a Modena, alla cui decorazione deve aver partecipato, come ricordato dalle guide, Nicolò dell'Abate stesso. Sono stati individuati vari restauri, uno del 1894 ad opera di Sidonio Centenari e successivamente da Mauro Pelliccioli negli anni trenta. Un altro restauro è documentato nel 1981 per mano di Renato Boni, Giorgio Zamboni e Avio Melloni. La collocazione originaria è sconosciuta, forse proveniente dal convento delle clarisse di Modena (Convento di Santa Chiara). Appartiene al periodo giovanile di Nicolò dell’Abate, influenzato dall’arte emiliana, visibile nella figura di San Giacomo, la quale richiama la scultura dello stesso soggetto di Antonio Beganelli. Bibliografia: La Galleria Estense di Modena, guida breve, Panini, 2015, p. 50 [GUIDA MUSEO]. Nicolò dell’Abate, storie dipinte nella pittura del cinquecento tra Modena e Fontainebleau, SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2005, pp. 245-246-247 [MONOGRAFIA]. La Galleria Estense, guida storico-artistica, SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2006, p. 52 [GUIDA MUSEO]
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676895
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 445
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
- ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0