placchetta di cofanetto,
Plachetta in osso da cofanetto alla certosina raffigurante una donna aggredita da un orso
- OGGETTO placchetta di cofanetto
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La placchetta in osso proveniente dalla decorazione di un cofanetto alla certosina raffigura una donna aggredita da un orso. La figura femminile è in atteggiamento da preghiera. Si tratta di una composizione caratterizzata da serenità e ordine. Caratteristico è il modo di trattare il panneggio della donna, richiamato persino dalla pelliccia dell’orso, resa anch’essa attraverso una moltitudine di scanalature parallele longitudinali. Nonostante la realisticità della scena, l’insieme risulta pacato e sereno; l’orso sembra quasi un essere umano e non perché la resa iconografica non coincida con l’anatomia dell’animale, ma per il fatto che niente nell’atteggiamento della figura femminile tradisce paura. Non c’è drammaticità ma una verità pacata e dignitosa. La placchetta fa parte di una serie di otto placchette provenienti dalla decorazione di un cofanetto, tutte conservate al Museo Nazionale di Ravenna (numeri inventario: 5740-5746, 1052). I pezzi probabilmente raffigurano gli episodi della vita di una santa. Le lastrine, rifinite in alto da una cornice simbolica che allude ad uno sfondo di alberi, raffigurano una serie di personaggi variamente atteggiati, tra i quali si distinguono in particolare una fanciulla inseguita da un orso, due donne coronate che si abbracciano, l’incontro di una vecchia e una fanciulla. Questo tipo di repertorio iconografico allude solitamente alle perigliose vicende di una nobile fanciulla che poi viene riconosciuta come santa, oppure a qualche storia di amore contrastato. Ma nelle serie più modeste il racconto appare sempre più generico, fino a diventare semplicemente allusivo, come in questo caso. Complessivamente, sebbene l’iconografia sia alquanto stereotipata, la realizzazione non è priva di cura e non mancano particolari molto eleganti e raffinati. Si tratta sicuramente di una variante alle placchette per cofanetti di origine embriacesca, di cui però queste opere rappresentano casi particolari. L’aspetto generale rimanda alla produzione antica ma le annotazioni iconografiche e di costume rimandano sicuramente ad una data posteriore. Certe soluzioni grafiche trovano confronto con oggetti eseguiti attorno ai primi del Quattrocento, quando si affermano i sontuosi costumi del gotico internazionale, ma ad un livello ancora così schematico come sono le tipologie in voga nell’Italia settentrionale fin oltre la metà del secolo. Un confronto decisivo si pone con delle lastrine al Museo Civico di Torino (L. Mallè, Smati-Avori del Museo d’arte antica, Museo Civico di Torino, Torino, 1969, fig. 150, p. 309), nelle quali si riscontrano elementi iconografici simili. Il Mallé propone per questi pezzi una datazione molto avanzata, sino alla metà del Quattrocento, e ne ipotizza un’origine lombarda. Questi pezzi, come un altro cofanetto presente nella collezione del Museo di Ravenna con numero di inventario 1064, sembrano dipendere iconograficamente, quasi come una versione estremamente semplificata, dalla serie di Torino. Sembra improbabile però che gli esemplari possano oltrepassare la metà del secolo. Quanto al luogo di provenienza, un’origine lombarda è possibile, senza che questo possa del tutto accantonare una provenienza da Venezia. (Riferimenti BIB: 00000184)
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635740
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 5743
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0