Scena di battaglia
placchetta,
Placchetta in corno, cava nella parte posteriore, recante due fori ai margini laterali, che avevano funzione di fissaggio. Il rilievo mostra una scena di battaglia a cavallo, al centro della quale si trova un cavallo sul cui dorso sono sia un uomo recante una mazza che una donna svestita stretta al primo. Lo scontro si sviluppa in orizzontale, su un solo livello, con guerrieri brandenti lance, aste e mazze. La placchetta si presenta attualmente entro una cornice in legno
- OGGETTO placchetta
-
MATERIA E TECNICA
corno/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Germania Meridionale
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Manifattura Austriaca
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La placchetta in corno proviene dalle collezioni che i monaci camaldolesi del cenobio ravennate di Classe avevano raccolto a partire dal XVII secolo e che, soprattutto con le acquisizioni del XVIII, vennero a costituire una notevole collezione di rilievo non solo artistico ma altresì antiquario e naturalistico. In tale raccolta gli oggetti in osso e avorio ebbero una significativa rappresentanza, definendo un corpus tipologicamente eterogeneo e capace di riepilogarne vari periodi di produzione e regioni di provenienza. Le collezioni classensi, confluite nel demanio comunale con le soppressioni del 1797, ed esposte nella chiesa di San Romualdo come parte del Museo Classense Municipale, pervennero quindi al costituendo Museo Nazionale di Ravenna a partire dal 1885, per essere trasferite nella nuova sede del medesimo, l’ex-monastero benedettino di San Vitale, tra il 1913 ed il 1914. La placchetta, oggi entro una cornice che ne riprende l’andamento curvilineo, raffigura una scenda di battaglia di difficile riconoscimento, dal momento che al centro della composizione, dominata da soldati a cavallo che si fronteggiano brandendo mazze o lance, uno dei cavalieri pare vestire una leontè, e condurre sulla stessa cavalcatura una donna ignuda, aggrappata a lui, sul cui capo è visibile una corona. Una possibile identificazione, sostenuta da Luciana Martini, potrebbe quindi essere con una variazione della conquista di Deianira da parte di Ercole, oppure potrebbe trattarsi di una scena di battaglia dal ciclo dell’Eneide in cui Camilla è presente in aiuto a re Turno (rimanendo in entrambi i casi diversioni dalle iconografie canoniche). Vista la presenza di fori di fissaggio la placchetta dovette essere utilizzata nella decorazione forse di una cassetta o contenitore, di natura comunque incerta. Lo stile ha fatto propendere la critica per una collocazione in area tedesca, tra Germania meridionale e Austria, approssimativamente nella seconda metà del XVII secolo
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635607
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1080
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0