Intarsio alla certosina
scatola da gioco,
Scatoletta esagonale intarsiata alla certosina, il cui coperchio e i lati sono decorati da intarsi geometrici realizzati con legni pregiati e osso colorato. Sul coperchio un motivo stellare iscritto in quattro esagoni; sui lati quadrilateri concentrici un motivo stellare di dimensioni più ridotte
- OGGETTO scatola da gioco
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MATERIA E TECNICA
osso colorato
osso naturale
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
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ALTRE ATTRIBUZIONI
bottega veneta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le piccole dimensioni e la forma esagonale fanno di questa scatoletta un oggetto meno comune rispetto ai cofanetti intarsiati. Anche la caratteristica decorazione alla certosina, con i soliti motivi di stella a sei punte inscritta in forme esagonali, è risolta in maniera meno minuziosa rispetto ai prodotti più correnti, ed evidenzia maggiormente i legami con la tarsia rinascimentale. Più che alla tipologia di cofanetti a pianta rettangolare l'oggetto sembra collegarsi a quella di alcune scatole da gioco, come il bell'esemplare proposto in BERGAMO 1984 - LONDRA 1985, fig. 474. Scatole e cofanetti di questa fattura vengono definiti "alla certosina" per la tecnica decorativa, consistente in minute tarsie geometriche in avorio, legno e madreperla, usata - appunto - dai frati certosini già nel XIII secolo. Questo tipo di produzione, comprendente un gran numero di scatolette riccamente intarsiate, ma senza storie figurate, viene solitamente attribuito all'Italia settentrionale, in alcuni casi addirittura alla bottega di Baldassarre. Ma in effetti, data l'assoluta carenza di notizie e studi sui laboratori artigiani e sulla loro organizzazione, è ancora da dimostrare il fatto che questo atelier producesse tutti questi tipi di scatole, anche se, data la sua particolare importanza, è probabile che radunasse al suo interno più attività specializzate. È anche possibile che gli intagliatori dell'avorio e dell'osso si servissero di botteghe artigianali che predisponessero la parte decorativa intarsiata, riservandosi di inserire l'elemento figurato: il che potrebbe spiegare, altrettanto bene che la presenza di vari maestri scultori nello stesso atelier, l'assoluta identità della parte ornamentale in cofanetti con caratteristiche stilistiche diverse. Allo stato attuale delle ricerche, non si evidenziano caratteristiche che permettano un'attribuzione precisa, oltre la generica assegnazione ad una bottega, probabilmente veneta, attiva nel XV sec
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635568
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 5785
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0