Il Parnaso. Apollo e le Muse

dipinto, 1872 - 1872

Tela di ridotte dimensioni che riproduce parzialmente il brano raffaellesco, con Apollo al centro, attorniato dalle Muse e dai poeti sullo sfondo di un cielo su cui si stagliano centralmente un gruppo di esili alberi

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 61,5 cm
    Larghezza: 47 cm
  • ATTRIBUZIONI Centenari Sidonio (1841/ 1902)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, inedita, fu registrata nella schedatura del 1948 come opera di Giorgio Scherer, attribuzione certamente suggerita dalla presenza nella collezione dell'Istituto di un'altra copia di ridotte dimensioni dalla volta della Stanza della Segnatura, La Poesia, appunto di Scherer. La documentazione archivistica assegna invece indiscutibilmente il dipinto a Centenari. Si tratta del secondo saggio richiesto dalla cosiddetta pensione minore o provvisoria che il pittore ottenne, insieme a Emilio Scherer, nel 1871. Si trattava di un soggiorno formativo in genere trimestrale non subordinato a concorso previsto dallo Statuto dell'Emilia del 1860. Dopo averne fatto invano richiesta nel 1869, i due studenti ci riprovano due anni più tardi ottenendo un'assegnazione di lire 500 ciascuno. La meta scelta fu Napoli, da dove nel luglio del 1872 inviarono i primi saggi, entrambi copie dal Maldarelli, oggi conservate in Accademia. Accompagna la spedizione una lettera in cui Centenari e Scherer sollecitano l'invio del restante della pensione e, se possibile, un aumento della cifra a suo tempo stabilita. Si accorda l'invio del saldo ma si rimanda a dopo il ricevimento del secondo saggio previsto la decisione di prolungare il periodo di pensionamento. Già due mesi dopo gli studenti ottemperano all'obbligo senza tuttavia che questa tempestività valga ad ottenere un'integrazione della cifra già stanziata. Senz'altro da sottolineare la singolarità delle scelta del modello raffaellesco: l'invio contestuale dei saggi da parte dei due studenti - quello di Scherer, più coerentemente, copia dal napoletano Dal Bono - ci porta ad escludere un passaggio romano di Centenari. D'altra parte la ripresa ridotta ma quasi totale del brano raffaellesco, come anche il suo carattere un po' oleografico, fa pensare proprio ad un confronto non in presa diretta, ma con una riproduzione. Un lavoro scolastico che evitò i tempi e i disagi della trascrizione dal vero e che forse corrispose all'esigenza di economizzare l'impegno, date le ristrettezze finanziarie già denunciate al tempo della spedizione del primo saggio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800447007
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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