Ritratto di Camillo Poggi
dipinto,
ca 1770 - ca 1790
Ritratto di uomo a mezza figura seduto accanto a un tavolo, voltato col busto verso destra, in atto di scrivere. Indossa una parrucca grigia, giacca scura da cui si intravedono maniche bianche e camicia con ampio colletto bianca. Al petto la coccarda del collegio. Sullo sfondo a destra una tenda scura, sulla sinistra uno scaffale con libri. Scritta di contorno. In cornice in legno laccato, d'epoca
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 124 cm
Larghezza: 93 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
- INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nato a Carpi (Mo), dodicesimo figlio di Alfonso e della nobildonna reggiana Rosanna Vologni, il conte Camillo Poggi entrò come collegiale al S. Carlo di Modena nel 1726 e fin dall’anno successivo appartenne all’Arcadia modenese con il nome di “Olibride Ortiadeo”. Terminò gli studi nel collegio modenese nell'anno 1730. Fu impiegato dalla Corte Estense nella commissaria di Ferrara e successivamente, nel 1755, fu inviato straordinario residente a Madrid, dove rimase fino al 1761 e fu raggiunto dalla moglie e dal figlio. Rientrato in Italia, dopo un nuovo incarico a Vienna (1769) fu creato Segretario di Stato, poi Consigliere Intimo, Presidente dell’annona, degli Studi e Maggiordomo Maggiore della Serenissima Corte. Con questa carica fu assegnato, nel 1766, alla delicata funzione di affiancare don Giuseppe Boccolari, guardiano della Congregazione della B. Vergine e di S. Carlo e rettore del Collegio dei nobili, perché ritenuto non adeguato all’incarico: il duca dimorava a Milano e aveva bisogno di un uomo di fiducia per gestire il Collegio. Poggi tuttavia fu benevolo o non sufficientemente incisivo, la situazione nel collegio precipitò e il Boccolari fu allontanato nel 1777; Poggi fu sostituito come revisore dal più ferreo Gherardo Rangoni. Il I marzo 1780 divenne Governatore della Garfagnana, plenipotenziario di Massa e Carrara (riacquisite dagli Estensi nel 1741) e mantenne questa carica fino alla morte, avvenuta a Castelnuovo di Garfagnana nell’aprile del 1793. Il suo ritratto fu schedato una prima volta da Ragghianti nel 1939. Fu letto come una prova di un artista locale intorno al 1730-40, datazione che non può essere confermata in considerazione dell'età del ritrattato, non più un ragazzo, e dell'iscrizione che attesta una carica che il Poggi raggiunse solo intorno agli anni Sessanta del secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438815
- NUMERO D'INVENTARIO 0523
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI nel contorno - CONTE CAMILLO POGGI MINIS. PRES. S.M.C. MINIS. DELLE FINANZE POI MAGGIORDOMO MAGGIORE IN MODENA - capitale - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0