Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso. allegoria della Fortuna

disegno, post 1590 - ante 1599

Una figura femminile con lunghi capelli vista obliquamente, in atto di tenere un drappo; appoggia i piedi sopra un globo. Dietro di lei, in basso a destra, un gigante di spalle in atto di reggere un masso

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ tocco a penna/ matita
  • ATTRIBUZIONI Tamburini Giovanni Maria (notizie Dal 1640/ Post 1660)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Il tratto breve e regolare, insistente e quasi elementare che struttura la figura trova confronti convincenti con i non ancora numerosi fogli identificati di Giovanni Maria Tamburini, pittore bolognese che le fonti assicurano allievo di Pietro Faccini, anche se per breve tempo e frequentatore assiduo della bottega di Reni, il quale lo avrebbe aiutato in ogni modo, cedendogli disegni e collaborando personalmente alla realizzazione dei dipinti (C.C. Malvasia, 'Felsina Pittrice. Vite de'pittori bolognesi', Bologna 1678, ed. 1841, p. 300). Il disegno lascia trasparire, pur nella consueta modestia grafica dell'artista, una lontana derivazione da qualche nudo d'accademia di Pietro Faccini che fa il primo maestro di Tamburini. La funzione di provvisoria traccia compositiva spinge l'artista a più sommarie definizioni, a raddoppiamenti del segno, ad una scrittura più sciolta ed allusiva, senza che questo comporti la rinuncia al tratto sicuro dove non manca il riconoscibile tratteggio diagonale. Pochissimi sono i disegni noti di Tamburini; e l'immagine della sua produzione grafica è legata al tratto breve, fitto, ordinato e ripetuto che contraddistingue i disegni preparatori per le incisioni realizzate da Francesco Curti sui mestieri di Bologna; un segno minuto e diligentemente analitico, funzionale alla trascrizione incisoria. Nel redigere il lusinghiero giudizio sulle capacità di "gran pratico, (e) gran'intelligente di prospettiva", il Malvasia poteva contare su numerosi esempi dell'abilità di Tamburini, molti di più di quanti egli fosse giunto a registrarne o di quanti ne sopravvivano oggi (C.C.Malvasia, op. cit., Bologna 1678, ed. 1841,1, p. 401). Sacerdote, figlio di Felice, scolaro di Pietro Faccini, poi del Reni, "nei dipinti a oglio ed a fresco fece sempre comparire il carattere del Maestro. Intese bene la prospettiva, diede alle stampe, mediante il Curti intagliatore, tutte le Arti del Mondo istoriate in piccole figure". Il disegno è a penna, tocchi di matita rossa, rialzi di biacca (ossidata) su carta verde-azzurra. Sul controfondo in basso a destra etichetta rettangolare '1009'. Probabilmente siamo in presenza di una ruota della Fortuna, visto che essa con il drappo sembra creare un cerchio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437303
  • NUMERO D'INVENTARIO 1415
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'verso' in alto a sinistra - '96' - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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