Paesaggio con architetture e castello. paesaggio con architetture
disegno,
post 1500 - ante 1549
Una fortezza arroccata sopra ad un monte domina il paesaggio sottostante, fatto di strade case, ponti, porte e alberi e figurette di uomini appena abbozzate. In basso a destra in primo piano sopra il ponte, vi sono due soldati con lance sopra le spalle
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta colorata/ matita
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Campagnola Domenico
Giulio Campagnola
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Il foglio, attribuito dubitativamente nel vecchio inventario a Domenico Campagnola, è da mettere in relazione con il disegno n. 971 della Galleria Estense, dal titolo 'Veduta di scena di montagna, con castello sulla riva di un fiume', anch'esso a matita rossa su carta bruna e attribuito a Veneziano, con l'indicazione che potrebbe trattarsi di una copia da una incisione e che era un unico disegno con il n. 970 appunto. L'attribuzione a Domenico Campagnola non sembra sostenibile alla luce degli studi sulla produzione di questo artista. La morfologia del paesaggio si richiama certo alla produzione grafica tra Giorgione e Tiziano, nella quale si distinguono ugualmente i Campagnola, Domenico e Giulio. In effetti per un breve periodo sia Giulio che Domenico Campagnola denotano un debito nei confronti di disegni tizianeschi. Lo stesso Giulio, dopo il 1510 circa, aveva modificato il suo stile per effetto dell'influenza di Tiziano. Il confronto con alcuni fogli di Giulio Campagnola, padre adottivo di Domenico, permette di avanzare un'attribuzione a questo artista. Si rintracciano infatti alcune caratteristiche peculiari quali le complesse strutture architettoniche, il tronco degli alberi fortemente delineato ed il fogliame vaporoso derivato da Durer; egli ha studiato attentamente le formazioni rocciose, i gruppi di alberi e i sassolini dei paesaggi di Giorgione. Gli interessi di Giulio sono rivolti a ricercare un più vivace schema decorativo ed egli costruisce così in altezza il suo paesaggio. Un disegno simile dal titolo Paesaggio con uomini che conducono un asino è conservato al Louvre (inv. R. F. 481). La tecnica a matita rossa si discosta da quella usuale di Giulio. Egli è meglio conosciuto come esecutore di disegni di paesaggio a penna. Una tale fama tuttavia poggia su un numero di fogli sorprendentemente limitato. Questo foglio presenta molte somiglianze con due disegni conservati agli Uffizi (inv. n. 463 P. e n. 476 P.). Contengono tutti la maggior parte dei suoi motivi prediletti: un eroso terreno alluvionale sul primo piano, una soffice collinetta rocciosa in posizione più arretrata sormontata da un caos di torri in rovina, corsi d'acqua con chiuse, mulini su un ruscello a sinistra e a destra, una vedutina secondaria con un lago e un monte. Gli edifici e, in grado minore, la forma del paesaggio, sono liberamente basati sull'esempio delle stampe di Durer Le caratteristiche stilistiche così come le caratteristiche formali di questo paesaggio, con il pittoresco miscuglio di edifici rustici, le sua masse rocciose di forma fantastica, e i piccoli alberi minuziosamente descritti, sono da ricondurre a Giulio. Al posto del tratteggio parallelo e incrociato di una misurata disciplina, fatto di brevi segni di ricordo mantegnesco, troviamo qui una linea spesso lunga e pieghevole, il cui ritmo interno diventa elastico e sinuoso. Le poche figure sono tratteggiate molto velocemente e sommariamente a differenza delle architetture, degli alberi e dei massi su cui la mano dell'autore si sofferma. Il segno è deciso, sicuro, viene usato lo sfumato in senso coloristico. Il foglio non dovrebbe discostarsi cronologicamente dalla metà del secondo decennio del XVI secolo". Il disegno è a sottili tratti di matita rossa su carta marrone. Sul controfondo in basso a destra etichetta rettangolare '970'. Su un foglietto conservato nel faldone dell'Ufficio fotografico della Galleria Estense: "Copia". Inusuale la tecnica a matita rossa per il disegno di paesaggio, dove solitamente si usava la penna. Probabilmente il foglio è da ritenersi una copia da un'incisione del Campagnola
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437283
- NUMERO D'INVENTARIO 1377
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul controfondo in basso a destra - 'D. Campagnola (?)' - sul controfondo in basso al centro - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0