Monumento commemorativo ai caduti della prima guerra mondiale, costituito da un monumentale obelisco che reca incisi sui prospetti laterali, entro lapidi in marmo bianco rubricato, i nomi dei gloriosi caduti soragnesi disposti in ordine alfabetico, innalzato su un alto plinto che si eleva da un basamento quadrangolare a gradoni, in breccia di Verona. Ideato dall'architetto Ennio Mora, l'obelisco si completa con l'innesto di due gruppi bronzei, opera dello scultore Giacomo Zilocchi, raffiguranti su un fronte la Vittoria alata in marcia con gli eroi, e sull'altro i soldati delle diverse armi dell'esercito italiano caduti eroicamente. Altri elementi decorativi in bronzo, costituiti da ghirlande di lauro e quercia intrecciate a nastri alternati a teste di leone, ornano la sommità dell'obelisco. Il monumento, completato nel secondo dopoguerra con lapidi che accolgono i nomi dei caduti del nuovo conflitto mondiale, innestate alla base dell'obelisco, è collocato al centro del "Parco delle Rimembranze", realizzato nel 1926 allo scopo di garantire all'imponente "ricordo" un'adeguata e suggestiva collocazione
- OGGETTO monumento
-
MATERIA E TECNICA
breccia di Verona/ intaglio
marmo bianco/ intaglio/ incisione
bronzo/ fusione
-
ATTRIBUZIONI
Zilocchi Giacomo (1862/ 1943): scultore
Mora Ennio (1885/ 1968): architetto
- LOCALIZZAZIONE Parco delle Rimembranze
- INDIRIZZO Via Vittorio Veneto - Soragna (PR), Soragna (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Progettato per la parte architettonica da Ennio Mora (1885-1968), architetto assai attivo nel Parmense sul fronte della monumentalistica ai Caduti (a lui si devono il progetto della Torre monumentale a ricordo dei Caduti da erigersi a fianco della chiesa di Collecchio nel 1922, quello per il monumento ai Caduti collecchiesi in coppia con lo scultore Alberto Bazzoni nel 1924, quello per la Cappella espiatoria dei Caduti di Soragna eretta nel 1926 nel locale cimitero), e per quella scultorea da Giacomo Zilocchi (1862-1943), scultore di larga fama coinvolto in una serie imponente di opere di destinazione funeraria e monumentalistica (suoi i monumenti ai Caduti di Cecina, Follonica, Stiava, Migliarino ferrarese), il monumento è frutto di una pubblica sottoscrizione promossa, a Soragna come altrove, da un apposito Comitato all'uopo costituitosi, del quale facevano parte eminenti personaggi locali: il principe Negrone Meli Lupi, Alessandro Bassani, Giacomo Bassani, Celso Borlenghi, Felicino Braibanti, Leopoldo Buatier de Mongeot, Primo Concari, don Bonfiglio Conti, Giuseppe Corsi, Giuseppe Del Soldato, Sebastiano De Rollo, Giuseppe Faroldi, Giovanni Galeotti, Ottorino Ori, Giuseppe Polinelli, Alessandro Sforni, Tancredo Spotti, Ennio Zinzani. Fin dal febbraio 1923 il Comitato si era attivato per promuovere iniziative atte a raccogliere fondi per l'erezione del monumento ai "Gloriosi Caduti" del Comune, come la celebre "Pesca delle noci d'oro" organizzata per la Pasqua di quell'anno (lettera di Enrica Corsi Frignani al Sindaco di Parma, Soragna, 17 febbraio 1923, ASC Parma, 1923 Aministrazione Comunale 2), ma solo nel 1926 fu possibile dar corso all'inaugurazione del Parco delle Rimembranze, del monumento ai Caduti e della Cappella votiva nel cimitero, che dovevano eternare il ricordo dei 125 Caduti "che hanno dato la vita per la Grandezza, per la libertà della nostra diletta Patria" (Ibidem), fra i quali numerosi insigniti della medaglia d'agento (serg. Pasini Giuseppe, cap. le magg. Concari Primo di Giuseppe, Giuffredi Carlo, cap.le Tedeschi Romeo), di bronzo (Concari Primo di Albino, Eva Orfeo, Frati Alfredo, serg. Spotti Tancredo, cap.le Strazzoni Arnaldo, Tedeschi Silvio) e della croce di guerra (serg. magg. Ferri giuseppe) al valor militare. La cerimonia, svoltasi con grande solennità il 5 settembre, vide la partecipazione del principe Adalberto di Savoia, duca di Bergamo, del sottosegratario alla Pubblica Istruzione Romano e di tutte le autorità provinciali e comunali. Per il monumento soragnese Zilocchi realizzò due compatti gruppi bronzei che interpretano nel senso di un'oratoria marcatamente celebrativa, implicitamente inneggiante all'epica del sacrificio, il tema consueto dell'apoteosi dell'eroe. Rielaborando una soluzione già parzialmente sperimentata nel monumento di Follonica (e presto rinnovata, con minime varianti, in quello di Migliarino), lo scultore mantiene in vita le predilette linee liberty pur senza rinunciare a poggiature descrittive di sapore ancora ottocentesco, così che puntiglio veristico e trasfigurazione lirica si fondono in un simbolismo solenne
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800430550
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI basamento, fronte - AI CONCITTADINI/ CADUTI NELLA GRANDE GUERRA/ SORAGNA/ 1915 1918 - a sgraffio -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0