La cappella dedicata ai caduti della prima guerra mondiale si trova presso la navata destra della cattedrale di Parma. Le pareti, laterali, in basso, contengono le lapidi dove sono elencati tutti i nomi dei defunti mentre più in alto sono decorate da affreschi, come la volta, che raffigura un cielo stellato su cui si stagliano i simboli delle quattro virtù cardinali con motto, mentre nei sottarchi sono effigiati santi guerrieri e papi difensori dell'Italia. Nella parete sinistra il soggetto dipinto raffigura la "Vittoria alle armi e pace feconda": il genio d'Italia a cavallo porta la bandiera, è preceduto da angeli della vittoria, tibicini, e seguito da un corteo di figure femminili, personificazioni delle città redente, e dagli alleati vittoriosi; in alto sono raffigurate la Giustizia e la Pace. Nella parete frontale è dipinto il Sacro Cuore di Gesù, due angeli con cartiglio, figure di fanti e, in alto, la colomba dello Spirito Santo (unisce le tre fasi dell'amore divino: Incarnazione, Passione, Eucarestia). Nella parete destra invece il tema è il "Sacrificio per l'altare e il focolare": il corteo dei feretri degli eroi caduti è preceduto da delle donne velate (vedove e orfani di guerra) e seguito da soldati e gente comune
- OGGETTO monumento
-
ATTRIBUZIONI
Biagetti Biagio (1877/1948)
Cusani Lamberto (1877/ 1966)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Già alcuni mesi prima della conclusione della prima guerra mondiale, il vescovo di Parma, Guido Maria Conforti, progettò di dedicare una delle cappelle laterali del duomo al sacrificio dei soldati caduti per la patria; il 18 giugno 1918 infatti il prof. Baratta, dell'Accademia delle Belle Arti, scrive al presule raccomandando di indire un concorso per scegliere l'artista a cui affidare i lavori. Nell'archivio della Fabbriceria è documentato il costituirsi di un comitato "Promonumento Espiatorio nella Cattedrale pei caduti in guerra" a cui fu delegato il compito di raccogliere i fondi necessari: le operazioni si svolsero in vari modi, dalla donazione alla lotteria (come testimonia il bilancio datato 27 dicembre 1918). Il 5 luglio 1919 i lavori non erano ancora iniziati, benché il vescovo avesse già ottenuto l'autorizzazione dalla famiglia Baiardi, detentrice del patronato della cappella, e che fosse già pronto il bozzetto realizzato dal pittore Biagio Biagetti. La realizzazione dell'opera si deve datare dall'estate del 1919 alla primavera del 1923, dal momento che proprio il 30 maggio di quest'anno il vescovo stese gli inviti per la celebrazione dell'inaugurazione della cappella che si tenne il successivo 3 giugno, alla presenza di tutte le autorità cittadine come il Commissario Prefettizio. Dalla bibliografia relativa al duomo si riscontra che i lavori di restauro e di sistemazione architettonica furono diretti dall'architetto Lamberto Cusani. Il pittore marchigiano Biagio Biagetti, nonchè direttore dei Musei Vaticani, si occupò di tutti gli affreschi, scegliendo temi di glorificazione del sacrificio per la patria e dell'esaltazione della giustizia e della pace, realizzandoli con uno stile da un alto classicheggiante e dall'altro che molto risente dei modelli neomedievali dei preraffaelliti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800430291
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI nella lunetta della parete sinistra - IUSTITIA PAX/ CONFLABURT GLADIOS SUOS IN VOMERES ET LAOREAS SUAS IN FALCES - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0