paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (sec. XVIII)
Parato composto da tre pianete, tre stole, tre manipoli, due veli e tre borse.Taffetas rigato broccato a pelo strisciante. Fondo taffetas prodotto dall'ordito di fondo in seta avorio a righe verde acqua e dalla trama di fondo in seta avorio. Descrivono il disegno un ordito di pelo interrotto in seta verde acqua e in lamina d'argento e una trama broccata in lamina d'argento. Questa è fissato al corpo della stoffa da fili prelevati sull'ordito di fondo. Disegno a spartiture verticali definite da rigidi nastri avorio e verde acqua. I primi, decorati da una minuta perlinatura argento, sono percorsi da una coppia di nastri affrontati ad andamento ondulante che racchiudono roselline argento. Analoghi rametti fioriti si dispongono sulle bande verdi. Galloni lavorati a telaio in argento filato e in lamina a motivi geometrici e piccoli croci. Fodera in taffetas di seta e tela di liono avorio. Due pianete con relativi accessori sono state rifoderate recentemente con tela di cotone avorio
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
TELA DI COTONE
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
- INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Basata su di un principio molto semplice, l'utilizzo di trame supplementari aventi la peculiarità di intervenire solo in corrispondenza del disegno, la broccatura rappresentò il sistema più praticato della tessitura del Settecento. Nella seconda metà del secolo tuttavia, per produrre effetti decorativi sulle stoffe, furono sperimentati procedimenti più rapidi e meno dispendiosi fra i quali vi fu certamente l'utilizzo di uno o più orditi supplementari, chiamati peli. I tessuti realizzati con questa tecnica generalmente non raggiunsero la ricchezza e l'eterogeneità di quelli broccati, cui tuttavia si ispirarono. Abbinando motivi broccati ad effetti di pelo, il tessuto a righe avorio e verde acqua, nonostante il tono decisamente modesto, si segnala come un esempio interessante. E' da notare l'utilizzo di una lamina d'argento nella composizione dell'ordito supplementare, una soluzione piuttosto inconsueta riscontrata anche in un frammento del Museo di Modena. Stilisticamente la stoffa documenta gli esiti estremi cui giunse negli anni '70 del Settecento lo schema a spartiture verticali, qui risolto con gusto marcatamente geometrico perfettamente in linea con l'accentuata stilizzazione dei motivi floreali. La datazione proposta trova conferma nell'Inventario del 1780 che, nell'elencare "quattro pianete color verde e bianco con argento a lametta, e guarnizioni pure d'argento", specifica che esse sono "fatte di nuovo". Non vi sono dubbi sulla corrispondenza col parato in esame anche se il numero degli oggetti pervenuti è inferiore rispetto a quelli segnalati nella nota d'archivio, segno evidente che nel corso del tempo il corredo liturgico ha subito pesanti modifiche, con la perdita di una delle quattro pianete che in origine lo componevano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405849
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0