cartagloria, serie - ambito parmense (terzo quarto sec. XVIII)
cartagloria,
1750 - 1774
Le tavolette sagomate presentano ricche cornici definite da volute fogliari che vanno a costituire anche i sostegni, poggianti su zoccoli perlinati; completano la decorazione ghirlande di fiori che scendono dal fastigio a valva di conchiglia e che, inferiormente sono trattenute da un nastro annodato; lungo il profilo interno corre un motivo a treccia con quadrifogli, interrotto superiormente dall'emblema araldico dei Del Monte, nelle tavolette minori, dalla Colomba dello Spirito Santo entro clipeo di foglie di quercia, nella maggiore. In essa lo stemma gentilizio compare in basso, applicato al di sotto del nodo a coprire l'insegna dell'Ordine Costantiniano
- OGGETTO cartagloria
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MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
- INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche se un completo di cartegloria "tutte coperte di argento cesellato" è citato nell'inventario del lascito Del Monte, non pare possibile per ragioni stilistiche, identificarle con quelle in esame. L'originaria presenza su queste ultime dell'emblema costentiniano, a cui solo in seguito fu sovrapposto quello della famiglia Del Monte, individua indiscutibilmente nel 1718, anno dell'insediamento dell'Ordine in Steccata, il termine post quem per la loro esecuzione. Qualora si trattasse delle cartegloria menzionate nel lascito, il donatore le avrebbe dunque commissionate pochi anni prima della morte, avvenuta nel 1728. l'ipotesi sarebbe confermata dal carattere sostenzialmente tardobarocco del partitro decorativo, costituito dal tipico combinarsi di volute piumate e pendoni vegetali non privi di un certo naturalismo descrittivo. Ma l'interpretazione di tale formulario appare piuttosto rigida, propria di una elaborazione tarda. Ad una datazione ben oltre la metà del XVIII secolo induce poi la presenza di motivi estranei al lessico decorativo del primo Settecento: la treccia classica e il nodo borchiato, caratteristico in questa foggia dello stile Luigi XVI. E' probabile che essendo andate distrutte o perdute le tavolette lasciate dal Del Monte, l'Ordine abbia provveduto a realizzarne altre, forse non ottemperando in pieno agli obblighi testamentari. Nell'ambito di un contenzioso apertosi con gli eredi, tra i vari richiami che questi rivolsero alla Congregazione affinchè si rispettassero le volontà del benefattore, vi è la richiesta, ancora nel 1792, di apporre sulle cartegloria lo stemma gentilizio Del Monte, poi effettivamente applicato su quello Costantiniano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405739
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI nella cartagloria grande, sotto l'arme Del Monte - cavalleresco - Emblema - Ordine Costantiniano di S. Giorgio - croce greca con alfa e omega
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0