portale di Magnani Giovanni (attribuito) (prima metà sec. XVII)

portale, 1600 - 1649

Portale e fabbrica del convento

  • OGGETTO portale
  • MATERIA E TECNICA CEMENTO
    Marmo
  • ATTRIBUZIONI Magnani Giovanni (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il convento, con tipico schema a chiostro introverso irregolare, è il risultato di svariati interventi succedutisi nel tempo (fra ultimi quelli degli anni '50) che hanno via via snaturato le caratteristiche dell'insieme.Nel complesso l'edificio non possiede elementi che lo caratterizzino, almeno dal profilo storico: l'utilizzazione di spazi interni è estremamente razionale e semplificata per la suddivisione in celle.La posizione del corpo di fabbrica addossata al complesso, la presenza del cortile con doppio porticato con sovrastante loggiato e la documentazione pervenuta, fanno supporre che il blocco edificato su piazza Rondani sia stato con molta probabilità un'antica appartenenza del convento.Gli interventi architettonici eseguiti anticamente per conto delle monache dell'architetto G.B.Magnani (il chiostro "delle colonne") non denotano forme architettoniche di particolare rilevanza né, tantomeno, la ricerca di particolari materiali costruttivi al di fuori del tradizionale uso di laterizi e ciottoli coperti con intonaco.Il locale più rappresentativo rimane il refettorio, con pavimento in cotto levigato e volte a padiglione.I pavimenti di altre zone risultano di varia natura, piastrelle, parquet e graniglie di marmo. Lo stesso dicasi per i solai in legno.Dei collegamenti verticali il più significativo, per grandezza, è lo scalone moderno dell'ala Est. Altri collegamenti secondari si snodano all'interno del convento.Le coperture sono a doppia o semplice falda (quest'ultima sopra i portici). Le travature lignee sono state sostituite a più riprese durante gli interventi.I lati Nord Est sono a tre piani, mentre i lati Sud Ovest sono a due livelli.Poderosi interventi di demolizione sono visibili nel chiostro, dove la diversa conformazione delle arcate estreme del portico a Sud e le lesene a mattoni innestate fanno esplicito riferimento agli ex porticati a Est ed Ovest, demoliti in epoca non accertata e per sconosciuti motivi. Ad ulteriore testimonianza di ciò durante i lavori del 1958 si sono preservate sui lati Est ed Ovest, oltre alle lesene suddette, le tracce in ammattonato dei basamenti su cui poggiavano le colonne di claustro.Al centro del monastero il vasto chiostro di forma quadrata con doppio porticato contrapposto su colonne di ordine tuscanico. Il pavimento è in lastre di pietra serena a spacco, ed aiuole centrali disposte "all'italiana". Il primo porticato a Sud, il più antico, collega l'ingresso-portineria su borgo Santa Caterina, con la sede della Curia provinciale nonché la biblioteca. Esso è costituito da sette campate con archi a tutto sesto, volte a crociera e pilastri quadrati, un tempo aperti e oggi trasformati con l'uso di vetrate in galleria per l'esposizione di quadri e busti lignei. Il loggiato sovrastante ripete il ritmo delle scansioni con l'uso di colonnine di mattoni a vista.Il porticato al lato opposto è stato ricostruito nel 1961 contro la nuda facciata del fabbricato a Nord dove sono le cucine e il refettorio.Il convento è stato interessato, nel 1967 e senza previo parere della Soprintendenza, dall'intervento di demolizione del vecchio lato Est per la costruzione della nuova sede della curia.I lavori di risistemazione del nuovo claustro sono stati conclusi e inaugurati il 28 maggio 1961; su disegno del geom. V. Chiapponi si sono costruite aiuole con bordi cordonati in cemento, in modo che il rettangolo di spazio claustrale fosse diviso in quattro parti convergenti al centro dove venne collocata l'aiuola rotonda che ospita il busto in bronzo su colonna di pietra di Mons. Adeodato Turchi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800380873
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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