Immacolata Concezione

dipinto,

Dipinto caratterizzato da un grande equilibrio compositivo. I colori sono piuttosto tenui. Si può notare una sorta di pietismo estatico già presente in altre opere del Ferrari (come quelle in Galleria Nazionale a Parma)

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Ferrari Pietro Melchiorre (1735/ 1787): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La teoria dell'Immacolata concezione è sostenuta da tutto l'Ordine francescano (quindi anche dai Cappuccini), escluso San Bonaventura. A causa di ciò la ratifica finale di articolo di fede è recentissima, risalendo al 1854 (papa Pio IX). Felice Da Mareto cita questa opera (1978, p. 196) e la assegna al periodo giovanile, di impronta crespiana, dell'autore, riprendendo un più antico manoscritto, il Fondo Moreau (ante 1809). Altri studiosi più moderni tendono invece ad assegnare l'opera a Ferrari padre. Ferrari figlio è allievo dell'abate Peroni e poi a Bologna presso Angelo e Vittorio Bigari, mentre a Parma, presso l'Accademia di Belle Arti, è allievo di Giuseppe Baldrighi che nel 1785 sostituirà come ritrattista di corte. In questa opera si vede come il suo neoclassicismo maturato in giovane età assuma quasi un gusto archeologizzante (ciò anche grazie alla scoperta, nel 1760-61 delle statue romane di Velleja). E' inoltre presente una buona finezza della linea. Il Ferrari è attestato al lavoro in Santa Caterina, dove produsse l'olio "San Bernardo da Corleone", dal 1825 in Galleria Nazionale
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800380783
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1943
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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