altare maggiore, 1813 - 1815

Altare in marmi misti con alzata costituita da un gradino a tre ordini; tabernacolo a frontale architettonico, con prospetto a due colonne sormontate da una trabeazione con cornice modanata e frontone a profilo semicircolare, e sportello in bronzo dorato; mensa con paliotto fisso a pannello piano in marmi policromi, raccordata al complesso da grandi volute a strigilature

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    Marmo
    marmo giallo di Siena
  • ATTRIBUZIONI Rossi Giovanni (notizie 1783-1815)
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alquanto complessa la vicenda esecutiva di questo maestoso altare, commissionato nel 1813 dall'Opera parrocchiale di Mattaleto a Giovanni Rossi "Tagliapietra della vicinanza di S. Barnaba in Parma", forse lo stesso marmorino che tra il 1783 e il 1785 aveva realizzato il bel portale con l'"Immacolata" in cimasa per il Collegio delle Orsoline di Fidenza (Cfr. Cirillo-Godi 1984, v. I p. 38). Nel maggio di quell'anno il Rossi presentò tre "disegni dettagliati" e corredati dei rispettivi preventivi. Il consiglio dell'Opera deliberò di dar corso al progetto segnato con il n 2, che prevedeva la realizzazione di un altare "con li marmi intrecciati" entro un anno dalla stipula del contratto, concordando con il marmorino la spesa complessiva di lire 7.799 di Parma. Nel luglio del 1814 il Consiglio deliberò di coinvolgere nell'impresa Gaetano Sanini (Parma, 1782-post 1866), argentiere parmense titolare di una bottega assai attiva nella prima metà del sec. XIX, cui affidò l'esecuzione di "tutti li ornati di Rame colorato per il sudetto altare" (ovvero lo sportello del tabernacolo più due capitelli e due gradini per il prospetto del medesimo, quattro "cascate di fiori" corredate da una coppia di cherubini o da conchiglie e una "Croce di Malta" da incastonare al centro del paliotto), da effettuarsi entro la fine di settembre dello stesso anno per il prezzo di lire 3.700. Ma, essendo intervenuti malintesi col Sanini (che rifiutava di concludere il lavoro non avendo ricevuto la prima rata dei pagamenti pattuiti), nell'ottobre del 1814 l'Opera parrocchiale contattò Luigi Vernazzi (Parma, 1771-1836), che assunse formalmente l'impegno per la somma di lire 4.000 con lettera indirizzata al presidente dell'Opera Giuseppe Facini. Nell'ottobre del 1815, ormai terminato l'altare, il Consiglio parrocchiale deliberava di farne eseguire la perizia "da Persona capace" - verrà poi incaricato Donnino Ferrari (Parma, 1739-1817), architetto imperiale dal 1811- lamentando che il Rossi non era stato fedele al contratto "non solo riguardo alla qualità dei Marmi a norma del modello convenuto, come altresì in riguardo alla sua errezione, e manifattura; onde assicurarsi se vi è luogo a protestarli l'Altare medesimo già eretto, per obbligarlo a ripagare ai diversi difetti di cui è aggravato, oppure a fare un ribasso nel prezzo, come sembra troppo giusto, e doveroso". La vertenza si trascinò per molti anni ancora, tanto che nel dicembre del 1821 l'Opera parrocchiale dichiarava di essere disposta a restituire al Rossi il manufatto, peraltro "in molti luoghi rilasciato e scomposto per la pessima esecuzione del Artefice", solo dietro restituzione dell'acconto di lire 832.51, versato all'atto della stipula del contratto, nonchè del rimborso delle spese sostenute per gli "ornamenti di Rame adorato" già in parte realizzati dal Sanini ed evidentemente non integrati nella struttura del complesso per le modifiche arbitrariamente apportatevi dal Rossi. Negli atti dell'Opera parrocchiale non vi sono altri cenni all'intricata vicenda, che possiamo solo presumere essersi conclusa con una riduzione del prezzo inizialmente pattuito, interrompendosi la compilazione dei verbali delle adunanze nel 1828 (Cfr. busta Adunanze dell'Opera parrocchiale 1810-1828, sc. Mattaleto, presso l'Archivio parrocchiale di Langhirano)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369339
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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