Crocifisso con San Domenico e Sant'Antonio Abate. Cristo Crocifisso con San Domenico e Santo Vescovo
Pur presentando una scelta iconografica tradizionale, con il Crocifisso al centro e i santi ai lati, la tela rivela una certa singolarità nel riservare più di metà dello spazio disponibile alla figura del Cristo (quasi compresso alla sommità dall'incombenza del titolo, a sua volta "schiacciato" dalla cornice). La croce risulta infatti aprirsi al centro di una geometria di linee disposte in diagonale, suggerita dai gesti dei due santi: San Domenico, in ginocchio a sinistra, si appoggia al montante volgendo lo sguardo al Cristo morente, mentre il Santo in piedi a destra, vestito di ricchi paramenti episcopali, sembra indicarlo all'osservatore. Sullo sfondo, caratterizzato da una tavolozza cupa, giocata su toni bruno-rossastri, alcuni cherubi alati osservano malinconicamente la scena. In basso al centro, ai piedi della croce, un cartiglio reca il monogramma "M C" corredato da uno stemma araldico non più leggibile per il non perfetto stato di conservazione della tela
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
- LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima esplicita menzione documentaria del dipinto, tradizionalmente ascritto ad un anonimo artista seicentesco di scuola bolognese (Cfr. Santangelo 1934; Dall'Aglio 1966; Dall'Olio 1975), epigono di Guido Reni, alla cui celebre "Crocifissione" dipinta nel 1619 per i Padri Cappuccini di Bologna (Cfr. Ebert-Schifferer S., Emiliani A., Schleier E., "Guido Reni e l'Europa. Fama e fortuna", Bologna 1988, pp. 134-136, con bibl. prec.) la tela in esame chiaramente si ispira nell'impostazione formale generale e nel sapiente equilibrio gestuale, si trova nell'Inventario del 1793, che ricorda sopra l'altare detto di San Domenico, essendovi eretto e fondato un beneficio sotto questo titolo, un quadro con l'immagine "del Crocifisso, di S. Antonio Abbate, e S. Domenico". Anche nelle successive fonti parrocchiali il Santo in paramenti vescovili, effigiato a destra, risulta sempre identificato con il celebre anacoreta patrono dell'ordine degli Antoniani, particolarmente venerato dalla Comunità di Mattaleto, sebbene non manchi di creare qualche imbarazzo l'interpretazione iconografica del soggetto, che non coincide con quella convenzionale (che esige siano rappresentati la campanella e il bastone del Tau quali attributi principali, e il fuoco, il libro, il porcello e il demonio quali eventuali attributi secondari). Altre intriganti perplessità suscita la presenza del cartiglio con arme gentilizia e monogramma "C M", che potrebbe alludere o alla "Communitas Mataleti", o al committente, forse appartenente alla famiglia Manzori (o Manzoni) che ancora nel 1712 risultava proprietaria del beneficio fondato all'altare di San Domenico (Cfr. busta Inventari, sc. Mattaleto, presso l'Archivio parrocchiale di Langhirano) o ancora a Don Cristoforo Mazzoli, parroco di Mattaleto nel 1620. Il prototipo del Reni fu replicato da tutti i suoi allievi e seguaci per tutto il corso del sec. XVII, ed anche a Parma ne esistono numerose copie, più o meno fedeli: la "Crocifissione" attribuita a Giovan Battista Bolognini (Bologna 1611/12- 1688), già nella Chiesa di Santa Maria della Neve o delle Cappuccine vecchie, in deposito presso la Chiesa di San Leonardo dal 1923; quella presso la Chiesa d'Ognissanti proveniente dalla soppressa Chiesa di Santa Cecilia, di autore ignoto (che nella figura del Cristo, con il capo eretto e volto verso destra, lo sguardo al cielo e le labbra socchiuse nell'atto di pronunciare la celebre invocazione al Padre, "Dio mio, perchè mi hai abbandonato?", ricordata dal Vangelo di Giovanni (19, 25-27), presenta stringenti assonanze con il dipinto in esame); l'affresco nel refettorio dell'ex Convento di San Cristoforo; o ancora la "Crocifissione con San Francesco" di Gervasio Gatti (Cremona, 1550 ca.-1630) nel coro della Chiesa di Sant'Antonio a Salsomaggiore
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369323
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso al centro, entro cartiglio - C M - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0