fonte battesimale - a vasca - ambito parmense (primo quarto sec. XIII)

fonte battesimale a vasca, 1200 - 1224

La vasca ha forma di coppa dilatata con bordo superiore leggermente aggettante. Sulla ben levigata superficie esterna sono scolpite ad altissimo rilievo cinque figure umane: due, rappresentate di fianco ma con i visi frontali, impugnano con entrambe le mani grossi ceri penitenziali volgendosi le spalle, una terza, frontale e abbigliata come le precedenti con un corto abito a pieghe e con calzari chiusi, reca una croce e un turibolo, le ultime due formano un gruppo composto da un officiante, vestito con la dalmatica e rappresentato nell'atto della benedizione, e da un chierico che lo aiuta a reggere un libro. Tutte le figure hanno volti larghi, quasi triangolari, teste tonsurate e corti capelli (in un cso ondulati) che ricadono a calotta sulla fronte, occhi tondi e piatti forati al centro con il trapano, bocche sottili leggermente aperte

  • OGGETTO fonte battesimale a vasca
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pezzo, nel quale gli studiosi hanno vista rappresentata la cerimonia liturgica della benedizione del fonte stesso (solo Quintavalle e Stocchi propongono anche di potervi leggere una processione legata alle soste dei pellegrinaggi), è quasi concordemente ritenuto opera di un maesto locale attivo nei primi decenni del secolo XIII. Pellegri e Dall'Aglio si discostano da questa datazione per proporne una arretrata al secolo XII; Venturi lo ritiene opera di un rozzo e ritardatario lapicida coevo all'Antelami; Porter vede nell'insieme delle opere di Vicofertile la mano, seppure un po' più rozza, del maestro attivo nella chiesa cittadina di Santa Croce e indica una cronologia entro il 1230; Quintavalle A.O. ritiene invece il maestro attivo nel fonte un artefice diverso e meno sommario rispetto a quello che scolpì alcuni capitelli in Santa Croce, entrambi altresì ugualmente qualificati quali ingenui scalpellini legati a canoni sorpassati atti a tradurre in facile dialetto l'aulico linguaggio antelamico; Quintavalle A.C. allontana il pezzo di Vicofertile da quelli di Santa Croce, che ritiene eseguiti all'inizio del secolo XII, e lo avvicina alle opere dei lapicidi post antelamici a cui viene affidato, nei primi decenni del secolo XIII, il rinnovo degli apparati scultorei delle chiese sulla Strada Romea
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800313189
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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