fonte battesimale - a vasca - ambito parmense (primo quarto sec. XIII)
La vasca ha forma di coppa dilatata con bordo superiore leggermente aggettante. Sulla ben levigata superficie esterna sono scolpite ad altissimo rilievo cinque figure umane: due, rappresentate di fianco ma con i visi frontali, impugnano con entrambe le mani grossi ceri penitenziali volgendosi le spalle, una terza, frontale e abbigliata come le precedenti con un corto abito a pieghe e con calzari chiusi, reca una croce e un turibolo, le ultime due formano un gruppo composto da un officiante, vestito con la dalmatica e rappresentato nell'atto della benedizione, e da un chierico che lo aiuta a reggere un libro. Tutte le figure hanno volti larghi, quasi triangolari, teste tonsurate e corti capelli (in un cso ondulati) che ricadono a calotta sulla fronte, occhi tondi e piatti forati al centro con il trapano, bocche sottili leggermente aperte
- OGGETTO fonte battesimale a vasca
- AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pezzo, nel quale gli studiosi hanno vista rappresentata la cerimonia liturgica della benedizione del fonte stesso (solo Quintavalle e Stocchi propongono anche di potervi leggere una processione legata alle soste dei pellegrinaggi), è quasi concordemente ritenuto opera di un maesto locale attivo nei primi decenni del secolo XIII. Pellegri e Dall'Aglio si discostano da questa datazione per proporne una arretrata al secolo XII; Venturi lo ritiene opera di un rozzo e ritardatario lapicida coevo all'Antelami; Porter vede nell'insieme delle opere di Vicofertile la mano, seppure un po' più rozza, del maestro attivo nella chiesa cittadina di Santa Croce e indica una cronologia entro il 1230; Quintavalle A.O. ritiene invece il maestro attivo nel fonte un artefice diverso e meno sommario rispetto a quello che scolpì alcuni capitelli in Santa Croce, entrambi altresì ugualmente qualificati quali ingenui scalpellini legati a canoni sorpassati atti a tradurre in facile dialetto l'aulico linguaggio antelamico; Quintavalle A.C. allontana il pezzo di Vicofertile da quelli di Santa Croce, che ritiene eseguiti all'inizio del secolo XII, e lo avvicina alle opere dei lapicidi post antelamici a cui viene affidato, nei primi decenni del secolo XIII, il rinnovo degli apparati scultorei delle chiese sulla Strada Romea
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800313189
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0