lapide - manifattura lombarda (sec. VIII)
lapide
ca 0700 - ca 0799
La lastra presenta sul recto uno specchio epigrafico delimitato in alto da motivo con un tralcio, terminante con riccioli, entro il quale si inscrive un grappolo. Il testo dell' iscrizione è interrotto da una scanalatura realizzata per effettuare un reimpiego del pezzo in epoca successiva. Sul dorso è visibile un motivo a grande foglia d'acanto riferibile ad una rilavorazione successiva
- OGGETTO lapide
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MATERIA E TECNICA
PIETRA
- AMBITO CULTURALE Manifattura Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Bobbio (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa lastra venne reimpiegata nel XV secolo per sostenere le arche sepolcrali nella cripta della chiesa ed era visibile solo la parte inferiore, perchè la superiore era infissa nel muro. Originariamente la specchiatura centrale, contenente il testo dell'iscrizione, era incorniciata da un motivo a tralcio, che oggi è possibile vedere su altri tre frammenti pure conservati nel museo bobbiense. La lastra venne dunque spezzata in più parti e reimpiegata come pilastrini già in età alto medievale come sta a dimostrare il verso di questa iscrizione (cfr. scheda). Il motivo ornamentale del grappolo inscritto nel tralcio, è stato giustamente messo in rapporto con la cornice decorativa della lapide di Cumiano (Cassanelli, 1991) ed è stato anche supposto una medesima responsabilità di esecuzione. Ma seppure la partitura ed il modulo della cornice parla lo stesso linguaggio espressivo (anche se si può notare una piccola differenza nel motivo a treccia che è assente nella lapide di Cumiano ed invece è qui presente) che si riallaccia esplicitamente all'aea Pavese di S. Maria Teodote; pure la tipologia epigrafica presenta notevoli differenze stilistiche: a) la "M" è divaricata verso l'esterno, b) le anse della "S" sono irregolari c) la "O" è a goccia e) esiste un gran numero di lettere inscritte e di abbreviazioni. Per i caratteri epigrafici il Cipolla ha datato questo pezzo tra l'VIII e il IX secolo, cogliendo dei raffronti stilistici stringenti con le iscrizioni del IX e del X sec.. Sembrerebbe quindi che lo stile dell'ignoto epigrafista sia successivo a quello del "Magister Iohannes" di Cumiano. La data di questa iscrizione si collocherebbe quindi tra il 744 e la fine del IX secolo (data nella quale avvenne una traslazione delle reliquie della cripta e venne probabilmente reimpiegato questo pezzo). La lapide è stata interpretata come l'indicazione della possibile sepoltura di San Colombano, ma questa tesi appare assai forzata e di scarsa consistenza, come scarsamente convincente è anche la recente ipotesi del Nuvolone (1984-85) che riferisce il testo epigrafico ad un abate che avrebbe svolto il suo apostolato presso i Frisoni. La scanalatura che interrompe il testo epigrafico fu realizzata nel XV secolo per il reimpiego della lastra come mensola
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800260194
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI BB ... SIGNIS QUIESIO ... SEGLO NEQNCI ... OMNO MISIS ... MENTE SERERE ... PSO FULSIT INUS ... ENSILIUMA EGATIS RESPUS E E (?) ... UIE REGE FRIXITE CTORU SINGIISTOS AD PROPIOS F (?)PLACII DEFUTrascrizione integrata del Cassanelli:abbas insignis quiesc .../ seglo neque/ nc dmno misericordiae/ isc mentes sere/ re ipso fulsit in/ us consilium u/ dab .. legatis resp/ us e une regem frixonum/ te ctoru m sigibert/ istos ad proprios f/ ad palacii defunct/ -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0