Santa Franca

dipinto, ca 1690 - ca 1710

Personaggi: Santa Franca (?); Vescovo. Figure: chierici. Abbigliamento religioso. Insegne ecclesiastiche: pastorale; mitria. Suppellettili ecclesiastiche: cero. Fenomeni metereologici: nubi

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI De Longe Robert Detto Fiammingo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Pecorara (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All'attuale stato delle ricerche non si è reperita bibliografia sull'opera, ne dati sulla provenienza, la committenza, l'originaria collocazione. L'attribuzione a De Longe si trova in catalogazioni riguardanti la chiesa appartenenti alla Diocesi (Ufficio Beni Culturali della Curia). Confronti con altre opere piacentine del pittore sembrano confermare l'attribuzione. Il volto della Santa presenta una strettissima similitudine con quello di Santa Caterina nella tela della sacrestia del Duomo di Piacenza "Il Beato Paolo Burali assiste allo sposalizio mistico di Santa Caterina". La tipologia dei volti dei chierici trova riscontro in un'altra tela, nel museo di Sant'Antonino, "San Savino al funerale di Sant'Antonino". Più in generale lo stile del dipinto ci riporta all'impasto denso, alla morbidezza dei panneggi e ai contrasti diluiti e stemperati caratteristici dell'artista. Per quanto riguarda il soggetto, non sembra trattarsi di San Mauro, come indicano le note d'archivio dal momento che l'attenzione sembra centrata sulla figura della monaca. L'abito, e in complesso la figura, sembrano essere quelli della Santa piacentina Franca, che il De Longe ebbe altre occasioni di dipingere ("Apparizione della Vergine a Santa Franca e San Michele che scaccia il demonio", Piacenza, chiesa di S. Pietro; "San Domenico e Santa Franca venerano la Madonna del Rosario", chiesa di Calenzano di Bettola). Ripercorrendo la biografia della Santa sembra di poter far risalire l'episodio al momento in cui Franca, trascorsa la pirma adolescenza, ricevette dal vescovo di Piacenza il velo monastico. C'è piena coincidenza tra la scena e l'episodio. Sappiamo che il De Longe dipinse verso il '700 (Arisi, 1988, p. 265) per la chiesa di S. Franca. Questo tuttavia non sembra essere un quadro devozionale per un altare, bensì un'opera narrativa, forse destinata alle pareti di un convento. La composizione è equilibrata, con differenti piani di colore: un forte luminismo evidenzia la figura della monaca, il vescovo solenne e composto è in penombra, appena schiarito in volto e sulle mani; toni chiari e più fermi disegnano le due figure e lo sfondo. Il volto e la figura della monaca sono delineati con forte patetismo, come intensa è l'espressione dei chierici. La tela è racchiusa entro cornice dorata e modanata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800236352
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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